In un antico rifugio di via Broggia sono state ritrovate armi della seconda guerra mondiale. Secondo gli esperti erano per le Quattro giornate. Un gruppo di speleologi nel corso di una ispezione all’interno di un antico ricovero di guerra si è imbattuto in un eccezionale ritrovamento: sotto un piccolo cumulo di terra sono stati scoperti fucili e proiettili della seconda guerra mondiale. La scoperta, già di per sé unica settant’anni dopo la guerra, è divenuta ancora più clamorosa dopo aver ascoltato le parole degli esperti secondo la quale l’ipotesi che quelle armi fossero state preparate per la rivolta del popolo napoletano è più che accreditata.

Dopo aver esplorato il rifugio e averne affrontato una porzione difficile avanzando sui gomiti per superare impossibili strettoie, gli speleo napoletani si sono ritrovati di fronte a un piccolo cumulo di terreno dal quale spuntava un pezzo di cuoio: sembrava un ritrovamento come tanti (un casco, una cintura), invece, scavando in quel cumulo, sono venuti fuori due moschetti M91/38 della seconda guerra, con tanto di baionette e proiettili. Immediatamente gli speleologi hanno avvisato le autorità. Sul posto sono giunti gli uomini del gruppo Pronto Impiego della Guardia di Finanza, comandato dal tenente colonnello Giuseppe Santonastaso, che hanno seguito gli speleo nel difficile percorso sotterraneo e hanno preso in consegna le armi recuperate sottoterra. Anche se ben conservati, i fucili sono estremamente malridotti, le baionette spezzate, i proiettili sicuramente inermi: i baschi verdi ne hanno segnalato il ritrovamento alla procura della Repubblica e alla Procura Militare e custodiscono i reperti in attesa della conclusione del procedimento.

 

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