“Il dissesto economico del Comune di Napoli – secondo i segretari generali della Cgil Campania e di Napoli, Franco Tavella e Federico Libertino – potrebbe avere conseguenze disastrose per decine di migliaia di lavoratori che sono già in una condizione di grande precarietà. Le società partecipate soffrono di una pesante crisi economica e finanziaria. Sarebbe un colpo che Napoli non potrebbe sopportare, perché si inserirebbe in una drammatica condizione di crisi occupazionale e rischierebbe, quindi, di far saltare la tenuta sociale e democratica della città”.
“Questa situazione – secondo Tavella e Libertino – finirebbe col pesare in maniera drammatica, ancora una volta, sui lavoratori, che rischierebbero così, insieme ai cittadini, di essere i più penalizzati dagli errori e dalle gestioni politiche che hanno portato Napoli sull’orlo del dissesto”. “Abbiamo più volte sottolineato – aggiungono Tavella e Libertino – che, al di là dei proclami demagogici, Napoli continua a rimanere in una condizione di estrema precarietà. La città sembrerebbe essere non amministrata e non governata”. “Il sindaco, a fronte anche di un nuovo scenario che si potrebbe venire a creare – concludono Tavella e Libertino – si vesta di umiltà, chiamando le forze sociali, imprenditoriali e il mondo della cultura per rilanciare un progetto finalizzato al riscatto di Napoli”.