La decrescita come progetto per ritrovare il concetto di Europa Mediterranea. E’ questo il punto fondaentale su cui si è concentrato oggi a Napoli Serge Latouche, filosofo ed economista, intervenuto con uan lectio magistrali all’incontro “Formazione e lavoro: una sfida per il Mediterraneo”, promossa dall’assessorato al Lavoro e alle Attività produttive del Comune di Napoli.
Latouche, noto in tutto il mondo proprio perchè portavoce della toria dell ”decrescita felice” contrapposta al concetto di crescita, ha ricordasto che ”è necessario uscire dalla civiltà dei consumi e ritrovare il senso della misura, costruendo una società di abbondanza frugale, matrice di alternative per ritrovare la diversità culturale e lanciare un nuovo progetto della società del futuro. Tra questi progetti c’è anche spazio per un progetto Mediterraneo, che sia una affermazione di una identità Mediterranea comune, basata sulla fiducia in un destino comune che vada verso quella che possiamo definire ‘utopia mediterranea”’. Secondo Latouche nell’area med si deve partre dal lavoro ”che è stato inventato – ha detto – con il capitalismo ma ora si deve reincastrare nel sociale”. ”Un progetto a breve termine – ha spigato – per affrotnare il problema della disoccupazione prevede sicuramente la necessità di rilocalizzare le attività,, ma prima di tutto è necessario ridurre drasticamente gli orari di lavoro. Ci sono milioni di persone che lavorano 15 ore al giorno e milioni che vorrebbero lavorare un po’.
Quindi lavorare meno per lavorare tutti e, soprattutto, per vivere meglio, perché lavoro non è il fine della vita, il capitalismo ha cancellato la vita contemplativa che proprio nel Mediterraneo ha avuto storicamnte la sua culla”. All’incontro ha partecipato anche l’assessore alle attività produttive e lavoro del Co,une di Napoli Enrico Panini che ha sottolineato come l’intervento di Latouche nel dibattito sul Mediterraneo e sul ruolo di Napoli al suo interno: ”ci sonsente di perseguire un salto qualitativo nel ragionamento sul tema. I vecchi chemi ci hanno portato alla paralisi dell’integrazione mediterranea, visto che l’area è spesso sconvonlta da sommovimenti di diversa natura, proprio per questo una ricomposiione dell’identità mediterranea implica un nuovo tipo di ragionamento, basato su punti di vista diversi”. La giornata di studi è ospitata dalla Camera di Commercio di Napoli che, come ha sottolineato il vicepresidente vicario Luigi Iavarone che ha sottolineato come ”la Camera di Commercio di Napoli – ha detto – è pronta ad accogliere e sostenere progetti che vadano nel senso dello sviluppo perché Napoli sia sempre più forte nella competizione nel Mediterraneo”.