“Il fatto che un Ministro che, all’epoca dei fatti in qualità di deputato della Repubblica, abbia tentato in maniera inconfutabile di imporre la sua posizione politica per influenzare decisioni così importanti per l’aspetto della salute pubblica, per il funzionamento trasparente della macchina pubblica, getta un’ombra indelebile sulla sua figura istituzionale da un punto di vista etico, morale e politico”.

E’ quanto si legge nella mozione di sfiducia presentata del M5s nei confronti del ministro De Girolamo ed illustrata alla stampa. Nella mozione dei Cinque Stelle si imputano al ministro non solo le dichiarazioni emerse dalle intercettazioni fornite dall’ex direttore dell’Asl di Benevento: “purtroppo il nome del ministro è apparso su altre intercettazioni agli atti di ulteriori inchieste della magistratura romana, risalenti al periodo in cui ella era deputata e componente della Commissione agricoltura, nelle quali emergono richieste di nomine e scambi di favore del tutto slegate da eventuali competenze e meriti”. Inoltre “sono altresì note le polemiche che investono le nomine, da parte del Ministro, di propri conterranei ai vertici di enti controllati dal dicastero di cui ella è titolare, quali il Sin e l’Agea, le cui continue irregolarità ed inefficienze gestionali ne espongono l’operato complessivo ad impietosi giudizi”

 

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