Piedimonte Matese- Un’ordinanza alla provincia , proprietaria dell’Itis ”Caso” a cui sono stati accorpati gli studenti dell’Agrario, per dare esecuzione alle prescrizione di Asl in modo da assicurare le condizioni igienico- sanitarie, di sicurezza e di agibilità dei locali scolastici”. Il provvedimento è stato disposto oggi pomeriggio dal sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello

(il sindaco è anche autorità sanitaria locale) a carico dell’amministrazione provinciale di Caserta ed indirizzata al presidente Domenico Zinzi a seguito dell’ispezione avvenuta pochi giorni fa dal servizio asl competente. A chiedere una “verifica della persistenza delle condizioni igienico sanitarie” dell’istituto alle prese con varie criticità l’amministrazione di Piedimonte Matese. Al termine dell’indagine ispettiva effettuata congiuntamente con la presenza di un funzionario della provincia l’unita di prevenzione collettiva, emergevano una serie di carenze per cui è stato ribadito” la necessità di provvedere a dare esecuzione alle numerose prescrizioni elencate nella nota (asl ndr) per rendere agibili i locali destinati alle attività scolastiche dell’istituto appesantite dalla presenza di 10 classi dell’Agrario “Coppola” a seguito della totale inagibilità dell’istituto in questione dopo la prima scossa del 29 dicembre.

Oggi il sindaco ha presieduto una riunione con la partecipazione del dirigente scolastico dell’Isiss, dei rappresentanti di istituto dei genitori e degli studenti, dei docenti da cui è emerso “lo stato di disagio degli studenti sia per il persistere delle carenze igienico sanitarie dell’edificio sia della privazione degli strumenti didattici( le attività di laboratorio sono state sospese per dare spazio alle classi ndr) causata dall’accorpamento”. Nell’ordinanza si specifica che il “dirigente scolastico dell’-itis, pur avendo ottemperato alle prescrizioni dell’Asl di propria competenza, la provincia non ha ancora adempiuto a quelle di sua competenza, alcune delle quali sono state formulate dalla stessa Asl da oltre due anni a seguito di ispezioni ordinarie del comune”. Dopo molto tempo la provincia solo nei giorni scorsi ha avviato alcuni lavori come il ripristino di due laboratori. L’accorpamete fu deciso a causa della enorme difficoltà di effettuare doppi turni come specifico nel provvedimento del dirigente in attesa della fruibilità logistica della struttura di S.Giuseppe di proprietà della parrocchia di S.Maria Maggiore come individuata dalla provincia a seguito del sopraluogo del presidente Zinzi

 

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