Il magistrato simbolo della lotta all’ecomafia Donato Ceglie rischia il rinvio a giudizio con l’accusa di concussione e violenza sessuale. Clamorosa rivelazione del quotidiano la Repubblica che, nella sua versione on-line, riporta i dettagli di un’inchiesta portata avanti dal pm di Roma Barbara Sangenti e adesso ferma davanti al Gip.

L’accusa contesta a Ceglie di aver preteso del sesso dalla moglie di un’arrestato. Erano gli anni dell’inchiesta denominata Chernobyl, forse la prima indagine ad aver scoperto l’interramento di rifiuti tra le province di Napoli, Caserta e Salerno. Ceglie avrebbe fatto riassumere la moglie di un indagato con la quale avrebbe avuto anche dei rapporti sessuali iniziati durante il mandato svolto a Santa Maria Capua Vetere e proseguito anche dopo il suo passaggio a Napoli.

L’articolo di Repubblica

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