E’ giovane e si tinge di rosa l’industria alimentare campana. Secondo i dati elaborati dal Centro Studi dell’ Ance (Associazione nazionale costruttori edili) di Salerno sulla base del primo report di “AgrOsserva”, l’Osservatorio Ismea-Unioncamere sulla congiuntura del settore agroalimentare, in Campania il tasso di incidenza delle imprese giovanili (under 35) al 30 settembre 2013 è pari al 10,6% (882 su 8.334), 2,6 punti percentuali in più rispetto alla media nazionale (8%) e circa un punto percentuale in più rispetto alla media Sud ed Isole (9,8%). La percentuale sale al 26,2% per le imprese femminili (2.186), 3 punti in più rispetto alla media nazionale (23,8%), in linea con la media Sud e Isole (26,4%).

Nel settore, la Campania si conferma al primo posto nel confronto con le altre regioni con 8.334 aziende, precedendo la Sicilia (8.103) e la Lombardia (6.785). Lo stock complessivo di imprese alimentari incide sul totale di quelle iscritte in Campania per l’1,5% (media nazionale 1,1%). Secondo i dati del Centro Studi Ance Salerno, nelle quatto regioni Obiettivo Convergenza (Campania, Sicilia, Puglia e Calabria), sempre in riferimento all’industria alimentare, il tasso di incidenza delle imprese giovanili sullo stock complessivo è risultato in media pari al 10,1%; quello delle imprese femminili in media pari al 25,4% , superando le relative medie nazionali. Nel primo caso (imprese giovanili) con il +2% (10,1%; 8,0%); nel secondo con il +1,6% (25,4%; 23,8%).

 

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