La sanità casertana vive momenti di grave disagio e di difficoltà di fronte all’emanazione di continui decreti del Commissario regionale ad Acta Caldoro per il Piano di rientro della sanità campana. Infatti, l’Asl di Caserta, nonostante abbia conseguito obiettivi importanti sotto l’aspetto economico-finanziario, viene penalizzata dalle Asl. ed Aziende ospedaliere. napoletane che non ottemperano, quasi mai, ai decreti commissariali emanati, sforando la spesa pubblica a danno delle altre Aziende provinciali.
La Cisl Fp rileva che le problematiche della sanità da sempre denunciate non sono mai state affrontate e risolte da parte della Giunta Regionale Campania. “In particolare –spiega Nicola Cristiani – permangono le annose carenze: Sottodimensionamento di posti letto e di risorse economiche; Sovraffollamento del Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera e dei P.S. dell’Asl di Caserta; Allungamento dei tempi d’attesa delle prestazioni sanitarie e degli interventi chirurgici; Risorse inadeguate per l’assistenza domiciliare; Strutture ospedaliere obsolete ed inadeguate agli standard di qualità alberghiera; Carenza di personale, in particolare delle aree di emergenza – persi circa 2000 unità negli ultimi anni mai sostituiti a causa dei continui blocchi del turn over e dei vari decreti commissariali. E come se non bastasse, Caldoro, nonostante i notevoli sacrifici sopportati dal personale dell’Asl e dell’Azienda Ospedaliera di Caserta, emana un nuovo decreto di blocco della mobilità regionale mentre, in altre Aziende napoletane continuano ad assumere addirittura con mobilità extraregionale. La CISL FP richiama fortemente i Consiglieri Regionali dell’Area Casertana ed invita gli stessi a porre in essere un intervento che mira a sospendere ed a rinviare ulteriori ridimensionamenti ed accorpamenti del Decreto di Riordino ospedaliero e, finalmente, si dia una risposta alla provincia di Caserta con l’approvazione della dotazione organica e degli atti di programmazione aziendale”.