L’assessore “baffuto” Salvatore Pacifico, facile alle esternazioni fuori luogo, ne ha compiuta un’altra delle sue. Probabilmente distratto ed emozionato dal convegno organizzato dai dottori commercialisti sulle tematiche della zona franca urbana di Mondragone, non ha compreso che la nostra proposta era intesa alla nascita di un mercatino dell’antiquariato su corso Umberto per incentivare non solo le attività di coloro i quali svolgono il mestiere itinerante, bensì anche, se non soprattutto, di stimolare la nascita di nuove attività commerciali su una delle strade più antiche della città e che oggi – purtroppo – soffre molto più di altre la grave crisi economica.

Probabilmente egli non si è accorto che nell’area mercatale ove si svolge la fiera del baratto, dopo circa un anno ancora considerata a carattere sperimentale dall’Amministrazione comunale del ribaltone, di cui l’assessore è un validissimo rappresentante, non esiste alcuna attività commerciale ne’ è possibile impiantarne di nuove data la natura dell’area. Ora, se uno dei presupposti cardini di chi amministra una città è quello di creare sviluppo e, quindi, indotto per l’intera collettività, dobbiamo ritenere che l’assessore Pacifico abbia inteso creare tutto ciò confinando la fiera del baratto in un’area avulsa dal centro storico, destinata solo agli amatori. Invece di prendere “fischi per fiaschi”, l’assessore si dovrebbe domandare che cosa egli ha fatto per il rilancio economico della città in questi nove mesi di assessore ribaltonista alle attività produttive (artigianato, industria, commercio e agricoltura)? Che fine hanno fatto i progetti per la zona artigianale e il Piano Spiaggia? Finiti nel dimenticatoio! Che cosa ha fatto per il turismo cittadino oltre allo svolgimento della fotocopia sbiadita ed in bianco e nero del cantagiro? Nulla se non patrocinare economicamente degli eventi di cui nessun mondragonese o turista ricordi più.

 

I consiglieri comunali Giuseppe Piazza e Michele Conte

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