”Un pugno” contro la dispersione scolastica e per il rispetto delle regole: il pugilato sale sul tappeto nelle scuole per difendere il sociale al Rione Sanità di Napoli. Domani 5 febbraio (dalle 11) l’Istituto professionale Caracciolo-Isabella D’Este ospita una serie di incontri di boxe (età 16-18 anni), tra dilettanti campani (alcuni del quartiere Sanità) contro pari età abruzzesi. É quanto fanno sapere in una nota gli organizzatori dell’evento. Otto testa sfide, tre round da tre minuti, che diventano due per gli under 17: sul tappeto, ragazzi e ragazze, guantoni incrociati verso le regole non scritte dello sport.

”Tra sudore e sacrificio, lontano dai pericoli della strada”. “Ho organizzato tutto questo perché viviamo un momento storico in cui i ragazzi, soprattutto dei quartieri popolari, non hanno fiducia nelle istituzioni. E attività come questa, in orario scolastico e nel tempo libero, sono un punto di riferimento importante” spiega Lino Silvestri, ideatore dell’iniziativa, maestro di pugilato (suo padre è stato allenatore di Patrizio Oliva, oro nei superwelter ai Giochi di Mosca 1980), ”titolare della Napoliboxe, palestra partenopea in cui si allenano i ragazzi che andranno sul quadrato per l’evento e che ha regalato dieci titoli italiani e un titolo mondiale giovanile, categoria IBO”. L’organizzatore ha anche impiantato una palestra itinerante nell’istituto scolastico napoletano. Ring e sacchi per gli allenamenti in Aula Magna, per corsi curricolari ed extracurricolari gratuiti.

 

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