Si svolgeranno oggi (6 febbraio), alle 8,30, nella chiesa di San Benedetto a Casoria (Napoli), i funerali di Giuseppe D.C., il cassintegrato del polo logistico Fiat di Nola suicidatosi ieri nella sua casa di Afragola. L’uomo, 43 anni, separato dalla moglie, dalla quale ha avuto due figli, secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine era depresso per motivi familiari. Incredulità e rabbia tra i colleghi di lavoro, soprattutto tra quelli dello Slai Cobas, sindacato cui anche il 43enne era iscritto da tempo.

”Non avevamo capito nulla – spiegano alcuni colleghi amici – lo avevamo visto solo la settimana scorsa e non dava segni che potessero far presagire la tragedia. Perchè lui ha sempre lottato. E noi non molleremo. Lui non ha mai abbassato la testa, non ha mai detto ‘si’ a comando, non ha mai accettato che altri patissero affinché lui avesse un posto. Tutti devono tornare in fabbrica, o tutti o nessuno, e lo disse da subito con il suo ‘no’ forte e deciso al referendum del 2010, con i picchetti che faceva con noi davanti alla fabbrica, con i volantinaggi”.

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