Nel Pd di Caserta sono saltati tutti gli schemi. Si gioca a tutto campo. E senza “mantenere le posizioni”. Nessuna marcatura a zona. Né a uomo. Ognuno va per conto suo. L’assetto interno si sta radicalmente scompaginando per via del congresso regionale. In vista del voto per la scelta del leader campano, previsto per il 16 febbraio, i big casertani si stanno collocando, o meglio ricollocando, nelle diverse aree del partito. Dopo il clamoroso tentativo di riavvicinamento in atto tra Dario Abbate e Nicola Caputo (leggi articolo), un altro colpo di scena scuote gli equilibri nel Pd di Caserta. Enzo Cappello appoggerà a sorpresa la candidatura di Michele Grimaldi, coordinatore della segreteria nazionale dei Giovani democratici, in corsa per la poltrona di segretario regionale con i deputati Assunta Tartaglione (renziana) e Guglielmo Vaccaro (lettiano).

Manca solo l’ufficialità, ma ormai il dato è tratto. Una decisione spiazzante che assesta un altro colpo, forse letale, all’ampio raggruppamento che al congresso nazionale ha sponsorizzato Gianni Cuperlo. La lista di Grimaldi nel collegio Sessa Aurunca-Piedimonte Matese sarà capeggiata da un uomo del presidente del Pd casertano. Cappello punterà su un giovane, in linea con il progetto politico di Grimaldi, che tra i suoi sostenitori annovera l’europarlamentare Andrea Cozzolino e il consigliere regionale Antonio Marciano. La scelta del sindaco di Piedimonte Matese apre un’altra falla nello schieramento cuperliano, composto in gran parte da bersaniani e lettiani, di cui Cappello rappresenta, pardon rappresentava, uno degli esponenti di spicco. E la squadra di Cuperlo potrebbe perdere altri pezzi già nelle prossime ore. Con il rischio di sciogliersi come neve al sole.

 

 

Mario De Michele

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