I carabinieri hanno notificato un provvedimento di custodia cautelare emesso dal gip di Santa Maria Capua Vetere a carico di Nicola e Michele Scarano, padre e figlio di 68 e 34 anni e dell’avvocato del foro di Santa Maria Antonio Santoro di 39 anni per il reato di concorso in turbata libertà degli incanti. Il carcere è stato disposto solo per il 34enne, peraltro già detenuto, mentre gli altri due indagati andranno ai domiciliari.
Secondo le indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica, i tre avrebbero alterato un’asta giudiziaria per la vendita di un bene sequestrato sito a Gricignano d’Aversa di proprietà di Michele Scarano, facendolo acquistare da un prestanome di quest’ultimo; durante la procedura il professionista era custode giudiziario del bene. L’episodio è emerso durante le indagini che il 27 settembre scorso portarono all’arresto di dieci persone tra capi e appartenenti al clan camorristico Autiero, facente parte del clan dei Casalesi e operante nel comune di Gricignano e in quelli limitrofi.