SAN NICOLA LA STRADA – Riceviamo e pubblichiamo il testo del comunicato stampa di ieri pomeriggio da parte dell’UDC: l’UDC di San Nicola la Strada ha presentato ricorso al TAR Campania firmato dal consigliere comunale Sig. Gennaro Mona contro il comune di San Nicola la Strada per l’annullamento, previa sospensiva,
della Delibera C.C. n. 57 del 16/12/13 di approvazione del Bilancio di Previsione per l’esercizio 2013, della relazione pluriennale e programmatica e del bilancio pluriennale per il periodo 2013/15 unitamente agli allegati: 1) Piano delle alienazioni e valorizzazioni dei beni immobili di proprietà comunale anno 2013 Del. C.C. n. 54 del 16/12/13; 2) Programma triennale LL.PP. ed elenco annuale 2013 Del. C.C. n. 55 del 16/12/13; 3) Approvazione piano triennale di realizzazione dell’utilizzo delle dotazioni strumentali, delle autovetture e degli immobili ad uso abitativo e di servizi (art. 2, commi 594-599 L. n. 244/07) Del. C.C. n. 56 del 16/12/13. Atti consequenziali: Del. G.C. n. 99 del 20/12/13 di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione e piano degli Obiettivi anno 2013; Atti presupposti: 1) Delibere C.C. del 3/12/13 di approvazione; 2) Servizio Trasporto e depurazione delle acque reflue – Tariffe ed aliquote anno 2013 n. 48; 3) Tariffe ed Aliquote Idriche anno 2013 n. 49; 4) Approvazione del piano finanziario e TARES 2013 n. 50; 5) Approvazione aliquota IMU 2013 n. 51; 6) Addizionale IRPEF – Determinazione Aliquota anno 2013 n. 52; 7) Attestazione del responsabile del Servizio del 19/11/13 richiamata nella Del. C.C. n. 57/13, perché sono state riscontrate numerose illegittimità: I. – Violazione art. 24 Regolamento Contabilità (Del. C.C. n. 55/97) – Violazione art. 174 TUEL 267/00 ; II. – Violazione art. 24 Regolamento Contabilità (Del. C.C. n. 55/97) – Violazione art. 174 TUEL 267/00; III. – Eccesso di potere per falso presupposto; IV. – Eccesso di potere per falso presupposto; V. – Violazione art. 52, c. 2. D.Lgs. n. 446/97 – Violazione art. 5 – 27 Regolamento IMU approvato con Del. C.C. n. 26/12; VI. – Violazione di tutte le disposizioni in tema di allegati obbligatori al bilancio – Violazione art. 51, c. 1, del D.Lgs. n. 446/97; VII. – Violazione art. 128 del D.Lgs. n. 163/06- DM 21.06.00 art.10. La Camera di Consiglio era stata fissata per il 12/02/2014 – I Sez. TAR Campania, Presid. Cesare Mastrocola –, ma abbiamo presentato i seguenti motivi aggiuntivi e chiesto rinvio. La nuova udienza tra circa 20(venti) gg..: “….Nelle more della fissazione della Camera di Consiglio il Comune ha annullato in autotutela sia la delibera nr. 51/13 di approvazione dell’aliquota IMU, sia la del. nr. 52/13 relativa alla determinazione dell’aliquota IRPEF 2013. Ciò a seguito di rilievo del MEF per tardività nell’approvazione, come del resto paventato dal ricorrente nel motivo V del ricorso introduttivo e nella richiesta di sospensiva. L’annullamento di dette due delibere per ritardi imputabili alla maggioranza ed al Presidente del C.C. nonché agli uffici finanziari e al Segretario Comunale, ha determinato ex abrupto un mancato introito per circa € 2.250.000,00 il che rende il bilancio in precedenza approvato un simulacro di bilancio basato su falso presupposto e false voci di entrata, senza alcun valore in quanto totalmente scompensato in maniera irrimediabile, non essendo possibile allo stato più alcuna delibera correttiva…”. “…dello stesso vizio di tardività è affetta la delibera n. 50/13 di approvazione della TARES…. con un ulteriore “buco” di € 4.296.999,40 in quanto la delibera per essere efficace doveva essere adottata entro il 30/11/13…”. “….il ricorrente si è trovato ad operare quale Consigliere Comunale in presenza di un atto di programmazione finanziaria contabile che a voler usare un eufemismo è tanquam non esset…”. Si sottopongono dunque al T.A.R. i seguenti ulteriori motivi di illegittimità: VIOLAZIONE DI TUTTI I PRINCIPI IN TEMA DI CONTABILITÀ – VIOLAZIONE E FALSA APPLICAZIONE ART. 151 TUEL N. 267/00 – NULLITÀ DEL BILANCIO EX ART. 21 SEPTIES L. N. 241/90. I principi inderogabili, in materia di bilancio sono sanciti dalla norma in epigrafe e sono: 1) unità; 2) annualità; 3) universalità; 4) integrità; 5) veridicità; 6) pareggio finanziario; 7) pubblicità. “…Nel caso di specie il venir meno di due fondamentali poste attive di bilancio, che da sole valgono circa € 2.250.000,00 di entrate (in disparte il problema della TARES) certamente ha determinato ex abrupto per cause imputabili alla maggioranza, al Presidente del C.C., al Sindaco e ai funzionari il venir meno di tutti gli elementi essenziali su cui si basa il bilancio, in particolare l’integrità, la veridicità ed il pareggio finanziario. Di conseguenza il bilancio è nullo…”. L’UDC è stata costretta a presentare ricorso al TAR Campania perché non esistono più i CO.RE.CO.. I componenti dell’UDC si sono autotassati per presentare tale ricorso. L’Amministrazione comunale, ai cui componenti è attribuibile la responsabilità di tale bilancio nullo, ha invece pensato bene di conferire incarico legale all’avv. Andrea Abbamonte per la costituzione in giudizio e difesa dell’Ente, stabilendo il compenso nella misura di 3.000(tremila) euro, oltre I.V.A. e spese aggiuntive. Le casse del Comune ci dicono che “sono in rosso”. Ci aspettiamo che gli amministratori ammettano le proprie colpe e si difendano pagando la parcella dell’ avvocato con le proprie tasche e non con quelle dei cittadini, aumentando così il disavanzo comunale! Alla fine, una domanda ovvia: se sono state ritirate due delibere che corrispondevano ad un introito complessivo per il Comune di 2.261.339 euro affermando che “eventuali squilibri verranno ripianati in sede in consuntivo 2013” non essendo più possibile il riequilibrio di bilancio (il cui termine di scadenza era il 30/09/2013), come fa questa pseudo-maggioranza a giustificarsi nei confronti della collettività dei predetti aumenti IMU ed IRPEF che – a questo punto si comprende! – non erano affatto indispensabili per il pareggio di bilancio?