Piedimonte Matese – Ricominciamo dal respiro di Massimo. “Che cosa mi avrebbe chiesto Massimo? Di raccontare ai giovani di amare la vita e di inventarsi un modo per esprimere questo amore”. Rosaria Troisi ha spiegato così il perché del libro (“Oltre il respiro,Massimo Troisi, mio fratello”) scritto due anni insieme a Lilly Ippoliti sulla vita , sul percorso umano, professionale, sociale, artistico del fratello , Massimo Troisi. L’occasione, per la presentazione del volume e soprattutto per ripercorre, dal di “dentro”, la storia di un grande figlio del sud( di originale meridionalità), è stato l’incontro svoltosi ieri presso la sala “Scolastica Grillo” della biblioteca comunale a cura del circolo del Matese.
Un incontro affascinante aperto dagli interventi introduttivi di Carlo Grillo , presidente del circolo, dell’assessore alla cultura Costantino Leuci e di Lorenzo Meglio. “Ad un certo punto della mia vita è emersa una consapevolezza, un moto interiore, per trasmettere il significato della sua testimonianza” ha raccontato Rosaria Troisi che , togliendo il velo ai tanti ricordi familiari, ha riunito nel libro il percorso umano di un giovane cresciuto nella periferia dei circuiti artistici, senza pomposi studi accademici diventando una delle personalità più amate e di spessore del panorama nazionale .
”Massimo ha amato la vita nonostante la sua sia stata piena di difficoltà. Nessuno avrebbe scommesso un soldo bucato su uno come lui : un ragazzo di periferia proveniente da una famiglia umile( quel senso di comunità e di comunicativa sgorgati nel suo ambiente familiare come sottolineato dalla sorella ), un ragazzo mai brillante nello studio e che sin da tenera età ha vissuto in condizioni fisiche svantaggiate( a causa dei problemi cardiaci ndr) .Lui ha sfidato le sue debolezze trasformando gli ostacoli in vittorie” ha detto Rosaria Troisi con riferimenti a passaggi esistenziali, professionali della sua carriera raccontati con orgogliosa ed appassionata voce. Da segnalare che i proventi del libro, edito da”Iacobelli editore”, saranno destinati a favore dell’associazione “Italia solidale” che si occupa di adozioni a distanza.
Michele Martuscelli