Tanto per non cambiare, quando si tratta di primarie Pd, Sant’Arpino fa parlare di sé, di solito negativamente. E anche nel caso del voto per la scelta del leader regionale è uscita la “macchia” (per qualcuno in tutti i sensi). Ha stravinto Michele Grimaldi con 350 voti, a ruota Guglielmo Vaccaro (127 preferenze), ultima Assunta Tartaglione (60). Un dato “anomalo” e sorprendente. Ma chi ha sostenuto Grimaldi? Ovviamente è difficile dirlo. L’unica cosa certa è che stato un continuo via vai di esponenti politici e dell’amministrazione comunale nei paraggi del seggio. Tutte, o quasi, persone vicine alla maggioranza consiliare guidata dal sindaco Eugenio Di Santo, agli arresti domiciliari per tentata concussione (tutti ricorderanno la vicenda del braccialetto di diamanti chiesto al titolare della ditta che si aggiudicò la gara per la refezione scolastica).
E dietro al successo di Grimaldi ci sarebbe, si dice da più parti, proprio il primo cittadino. È balzato agli occhi l’attivismo di assessori e consiglieri comunali. Ed è stato visto in azione anche il fratello di Di Santo. Uno scenario che darà la stura ad una pioggia di critiche e attacchi incrociati. Insomma la maledizione di Sant’Arpino si ripete. Non c’è nulla da fare: la cittadina atellana non porta bene al Pd. E viceversa. Puntuali come un orologio svizzero, in occasione delle elezioni, amministrative o primarie, fioccano le polemiche. Con l’inevitabile corollario di accuse di brogli o interferenze sospette. E la consultazione per la scelta del nuovo segretario regionale non ha tradito le attese della vigilia. Anzi. È andata anche oltre le più nere aspettative. Si sarebbe dovuto votare in un solo seggio. Poi è arrivato il contrordine: si vota in due posti. Ma subito dopo c’è stato il dietrofront ed è stato chiuso il secondo seggio. Che spasso. Cose da comiche finali.
Nel frattempo, durante le votazioni, due candidati, uno di Grimaldi e uno di Tartaglione, hanno chiesto le dimissioni di Marco Villano, commissario del circolo santarpinese. Non sarebbe imparziale. Avrebbe fatto di tutto per favorire Vaccaro. Ma in una realtà come Sant’Arpino se fossero stati solo questi i problemi saremmo in un’oasi felice (si ricorderà il presidente in fuga con l’urna alle parlamentarie di Caserta). E come già detto quello che ha destato più clamore in questa tornata elettorale interna-esterna del Pd (potevano votare anche i non iscritti) è stato l’esito finale con Grimaldi che ha stracciato gli avversari. Con il sostegno di chi? Chissà…
Mario De Michele