Si fingeva carabiniere e si presentava nelle abitazioni private per eseguire una ‘perquisizione’, invece frugava nelle stanze delle ignare vittime portando via gioielli e denaro. Adesso il finto militare e’ stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Palermo Olivuzza e Partanna Mondello che hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Palermo su richiesta del pm.

In carcere e’ finito Gardino Giallanza Li Causi di 31 anni. Il giovane e’ accusato di aver compiuto quattro rapine ai danni di privati cittadini in un arco temporale compreso tra il 21 giugno e il 7 luglio scorsi in vari quartieri di Palermo. La tecnica utilizzata era quella di qualificarsi quale appartenente all’Arma dei Carabinieri e simulando di dovere notificare degli atti giudiziari con la necessita’ di eseguire perquisizioni domiciliari per la ricerca di stupefacenti, si introduceva all’interno delle abitazioni per poi frugare nelle stanze asportando denaro e gioielli. Le indagini dei Carabinieri hanno consentito di giungere all’identificazione del giovane, attraverso le descrizioni delle vittime i riconoscimenti dalle foto segnaletiche in possesso dei comandi dell’Arma. Sono almeno quattro, stante alla ricostruzione dei Carabinieri, i colpi messi a segno; nelle quali, il giovane si e’ impossessato di denaro e gioielli per un valore di circa 70.000 euro. Scelte verosimilmente da ricondurre alla sicura disponibilita’ economica delle vittime. Dalla prima abitazione in Fondo Marino – prossima al quartiere Oreto, aveva portato via la somma in contanti di circa 30.000 euro, dalla seconda in via Ludovico Bianchini, Pallavicino – erano stati asportati diversi oggetti in oro, dalla terza in via Orazio Antinori – Zisa- ancora monili in oro . Nel corso della perquisizione domiciliare presso l’abitazione dell’arrestato e’ stata inoltre rinvenuta, ben nascosta sotto a un letto, 1,5 kg di hashish oltre a 2 ricetrasmittenti probabilmente funzionali agli atti criminali. L’arrestato e’ stato tradotto presso la locale casa circondariale ”Ucciardone” a disposizione dell’Autorita’ Giudiziaria che ha emesso il provvedimento restrittivo. Sono in concorso indagini dei Carabinieri per stabilire se il giovane ha effettuato altri colpi e se si e’ avvalso della presenza di eventuali complici.

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