CASERTA – “Come ben sapete, la situazione del Consorzio Unico di Bacino (Cub) – Articolazione Caserta è drammatica sotto il profilo finanziario e gestionale. Sono enormi i crediti che tale struttura vanta nei confronti dei Comuni.

Se le amministrazioni comunali inadempienti non provvedono al pagamento delle quote, anche parziale e riferito agli anni 2010 e 2011, il Consorzio rischia il collasso, con la possibilità che vi sia una nuova emergenza rifiuti sull’intero territorio. Tali quote dovranno servire ad assicurare lo stipendio ai lavoratori del Consorzio e a garantire, almeno fino al prossimo 31 dicembre, il servizio di igiene urbana nei 58 Comuni consorziati”. Così si è espresso il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, attraverso una lettera inviata ai sindaci dei Comuni di Terra di Lavoro, e per conoscenza anche ai parlamentari casertani, al presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, al prefetto Ezio Monaco, ai consiglieri regionali e provinciali, al commissario dell’articolazione casertana del Cub, Gaetano Farina Briamonte, all’amministratore unico della Gisec, Felice Di Persia, e alle organizzazioni sindacali. “Non vi è dubbio – ha proseguito Zinzi nella missiva – che tale disastrosa situazione in cui versa il Consorzio sia da attribuirsi alla condotta tenuta da numerose amministrazioni comunali che, a fronte dei servizi di igiene urbana ad esse erogati, non hanno versato in tutto o in parte i corrispettivi previsti. La drammatica fase che sta attraversando il Cub sotto il profilo gestionale – ha aggiunto il presidente della Provincia – è anche frutto delle scelte scellerate compiute in passato da chi ha retto in maniera formale e informale le sorti del Consorzio Unico e dei disciolti Consorzi in precedenza operanti sul territorio provinciale”. Zinzi, quindi, ha analizzato alcune disfunzioni che hanno reso il Consorzio poco efficiente sotto il profilo della gestione: “Non possiamo negare come in passato siano state fatte delle scelte inaccettabili, che hanno contribuito a compromettere gravemente il corretto funzionamento della struttura, comportando, inoltre, un aumento indiscriminato del personale. Un autentico scempio, del quale non sono minimamente responsabile, essendo stato estraneo alle logiche che lo hanno originato”. Dopo aver ringraziato il commissario dell’articolazione casertana del Cub, Gaetano Farina Briamonte, al quale ha espresso “apprezzamento e gratitudine per quanto sta facendo in un momento di estrema difficoltà”, Zinzi ha sottolineato come la Provincia, attraverso la Gisec e l’attività posta in essere dall’amministratore unico Felice Di Persia, abbia “assicurato, sino a questo momento, nella più assoluta solitudine e nell’indifferenza dei superiori livelli istituzionali, la puntuale osservanza di quanto stabilito dalla legge 26/2010”. Il presidente della Provincia, poi, ha annunciato che nei prossimi giorni saranno convocati formalmente i sindaci dei Comuni serviti dall’articolazione casertana del Consorzio Unico di Bacino ai fini “della sottoscrizione di una delega irrevocabile all’incasso, a favore della Gisec, delle somme introitate, a titolo di Tarsu/Tia, a valere sull’esercizio finanziario 2012, che opererà anche in ipotesi di proroga della legge 26/2010. Tale delega – ha continuato Zinzi – costituisce una condizione necessaria per il subentro della Gisec, a partire dall’ 1 gennaio 2012, nell’erogazione dei servizi di igiene urbana, non potendosi in alcun modo consentire una dissociazione tra titolarità dei servizi e materiale disponibilità delle relative risorse finanziarie”. La conclusione di Zinzi comprende un appello a tutti i Comuni (anche a quelli non consorziati) affinché non si sottraggano alle loro responsabilità, magari “invocando presunte inadeguatezze del servizio fornito dal Cub, che in nessun caso possono legittimare il totale rifiuto di pagare le quote”. “Oltre che ai sindaci – ha concluso Zinzi – mi rivolgo anche ai parlamentari, ai consiglieri regionali e ai consiglieri provinciali. Tutti insieme dobbiamo lavorare per evitare che si materializzi uno scenario apocalittico”.

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