Un gruppo di operatori sociali impegnati nel welfare come assistenti a domicilio per persone inabili ed anziane si è incatenato davanti al duomo di Napoli, chiedendo al cardinale Crescenzio Sepe un suo intervento sull’amministrazione regionale della Campania affinché sblocchi i fondi previsti per la ”non autosufficienza”. I manifestanti denunciano il mancato pagamento alle cooperative da parte del comune di Napoli di numerose mensilità.

A questo disagio economico si è aggiunta, mettendo a rischio le attività per decine di assistiti, la sospensione da parte delle banche del credito ottenuto fino ad ora su fatturazioni già emesse al Comune, dopo la decisione negativa della Corte dei conti sul piano di rientro proposto dall’amministrazione comunale. ”Più di 150 operatori sociali – denunciava ai passanti al megafono uno dei manifestanti – sono a rischio licenziamento. A partire già da domani potrebbe essere sospesa l’assistenza domiciliare per decine di famiglie e di anziani bisognosi, quegli ‘ultimi’ che lo stesso Papa Francesco ha chiesto di non abbandonare”.

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