Caserta – Da un anno al fianco delle famiglie dei dializzati. Il progetto che permette una vicinanza ai familiari dei pazienti con problemi di insufficienza renale cronica, e sottoposti a dialisi, raggiunge questo traguardo di impegno sociale e collettivo.

Caserta registra la percentuale più alta di soggetti affetti da insufficienza renale cronica in rapporto alla popolazione residente. Per ogni ammalato vi è almeno un Caregiver-familiare, ovvero la persona che si prende cura del parente ammalato. Ma chi assiste, invece, il Caregiver-familiare? Partendo da questi dati è attivo, da un anno, un progetto pensato per le famiglie dei dializzati: ‘Caregiver, insufficienza renale cronica: un aiuto per chi aiuta’, il primo in Italia, finanziato dalla regione Campania, che opera tramite un’associazione di promozione del benessere sociale al fianco di istituzioni quali Fir (Fondazione italiana rene) e Anerc (associazione nefropatici emodializzati regione Campania) nei territori di Napoli e Caserta. Coordina il progetto l’aps La Gradiva di San Giorgio a Cremano (NA), presieduta dalla psicologa dott.sa Vania Costa. Gli scopi: fornire conforto e assistenza psicologica e migliorare la qualità della vita al Caregiver-familiare, ma anche trasmettere corrette informazioni rispetto all’ambito clinico della patologia. A un anno dal raggiungimento del traguardo di impegno sociale e collettivo, hanno aderito 87 strutture su 136 centri dialisi censiti dalla Fir, pubblici e privati accreditati, di cui 26 della circoscrizione di Caserta. Dai 60 Caregiver iniziali individuati quale target di riferimento si è attivato un ulteriore intervento sul territorio attraverso l’apertura di sportelli di ascolto, inizialmente non previsti, quale bisogno emerso dai 1200 questionari ricevuti su 3300 distribuiti.

Inoltre, sono stati aperti due poli di riferimento, uno in San Giorgio a Cremano (NA) e l’altro in San Nicola la Strada (CE). “Il momento del bilancio è un momento fondamentale per descrivere come si è sviluppato un progetto, quali attori ha coinvolto, quali attività e servizi ha prodotto, quale saperi ha contribuito a costruire, quali nuovi temi ha stimolato nella comunità – afferma la coordinatrice del progetto, Vania Costa – Abbiamo ottenuto risultati straordinari nonostante il tempo limitato. Abbiamo valorizzato i bisogni del Caregiver-familiare attraverso azioni di sostegno psicologico e con attività seminariali volte alla conoscenza del sé e dell’altro, grazie anche al prezioso contributo dei partner che ci hanno seguito dall’inizio”. Il polo di San Nicola la Strada ha ospitato tre giornate di formazione con esperti della Fir nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio. Per rispondere alla richiesta dei familiari, sono attivi gli sportelli di ascolto, gratuiti, aperti due volte la settimana e aggiornati sul sito www.progettogfa.it e l’istituzione della Banca del tempo, tra le priorità del progetto che aiuta chi aiuta, dove prendersi cura dell’altro è soprattutto dare valore alle ore condivise. Nella giornata di sabato 1 marzo si parlerà di tempo condiviso nel mondo del “non ho tempo”, gli sviluppi futuri del progetto, il riconoscimento della figura del Caregiver in Campania e in Italia, l’importanza della prevenzione e gestione delle malattie renali con la missione portata avanti con la Giornata Mondiale del Rene, e il tema della donazione e del trapianto degli organi. Interverranno: il portavoce e coordinatore del progetto dott.sa Vania Costa, psicologa e presidente dell’associazione di promozione sociale La Gradiva, il professore e nefrologo Vittorio Emanuele Andreucci, presidente onorario Fondazione Italiana del Rene e coordinatore nazionale della Giornata Mondiale del Rene, il consigliere delegato FIR e nefrologo, Attilio Di Benedetto, e il presidente dell’Anerc, associazione nefropatici emodializzati trapiantati della regione Campania, sig.ra Rosaria Napoli. Con il patrocinio della Città di San Giorgio a Cremano.

 

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