Un risparmio di oltre 25milioni di euro dal 2010 al 2013: sono i tagli ai costi della politica del Consiglio regionale della Campania. Nel 2010, è stato sottolineato oggi da fonti della Presidenza dell’Assemblea regionale a margine dell’inaugurazione dell’Anno giudiziario della Corte dei Conti, il Consiglio aveva un bilancio totale annuo di oltre 79milioni di euro, arrivato oggi a poco più di 54 milioni.
Le indennità dei consiglieri sono passate dai 12milioni e 600mila euro del 2011 ai 9milioni e 80mila euro del 2013, con un risparmio di quasi 4 milioni di euro. Azzerate, è stato rilevato dalle stesse fonti, le spese di consulenza delle Commissioni e degli Uffici di presidenza che nel 2010 erano pari a 276mila euro. Allo stesso modo sono state azzerate le spese di consulenza del presidente, pari nel 2010 a 124.600 euro. I tagli sul personale comandato hanno prodotto un risparmio per le casse del Consiglio regionale di 3milioni e 461mila euro passavo da 5.850.000 agli attuali 2.389.000. Cinquantamila euro sono stato risparmiati sulle spese di missione che sono passate da 70mila euro a 19.344. La voce fondi dei gruppi, incluso il personale, ha visto una riduzione da 4milioni e 469mila euro del 2011 a 1milioni e 691mila euro del 2013, in termini percentuali le spese sono state ridotte del 62,5%. Le spese di rappresentanza della Presidenza del consiglio sono passate 175mila euro del 2010 a 28mila euro del 2013. La riduzione della dotazione organica è passata dalle precedenti 400 unità (di cui 39 dirigenti e 361 del comparto) alle attuali 295 (19 dirigenti e 276 comparto) che ha determinato un taglio di spesa di circa 6 milioni di euro. Buste paga più leggere per i consiglieri regionali campani. Nel 2011, il costo complessivo era di oltre 11milioni è messo, passati nel 2013 a poco poi di 9milioni con un risparmio di 3.783.879. Il Consiglio regionale della Campania ha operato, è stato ancora sottolineato dalle stesse fonti, una sforbiciata sui costi della politica arrivando anche ad approvare una modifica dello Statuto, la riduzione dei consiglieri da eleggere, a partire dalla prossima legislatura, da 61 a 51. Attraverso una serie di leggi volte alla riduzione dei costi, la Campania aveva già ridotto i costi del 20% prima del decreto 174 sui costi della politica. Il taglio maggiore ai costi della politica è arrivato con la legge “Campania Zero” con la quale sono stati ridotti e in alcuni casi del tutto azzerati i benefit dei consiglieri regionali.