Una qualità della vita negativa, soprattutto nell’area a nord di Napoli, con un peggioramento della vivibilità per oltre la metà dei cittadini. E’ la fotografia scattata dal sondaggio di Ipr Marketing sulla qualità della vita a Napoli, commissionato da Fare Città, associazione presieduta da Gianni Lettieri, e illustrata da Antonio Noto, direttore di Ipr Marketing, in occasione di ‘Prima Napoli – Assise Generale’. Dal sondaggio, condotto su un campione rappresentativo degli abitanti della città, maggiorenni e di entrambi i sessi, emerge che per il 71% dei napoletani, la vivibilità a Napoli è negativa e che, nel 65% dei casi è addirittura peggiorata rispetto a 3-4 anni fa, a fronte di un 29% che vede le condizioni stabili e di un 9% che parla di miglioramento. Ben il 51% del campione ha inoltre evidenziato che in futuro sarebbe meglio lasciare la città piuttosto che restarvi.
Arrivano però piccole speranze rispetto a un futuro con un arco temporale di 2-3 anni. Il 55% degli intervistati ha infatti risposto che nei prossimi 36 mesi, Napoli potrebbe migliorare. Il sondaggio rimanda anche una composizione geografica delle aree nelle quali tale percezione della vivibilità è maggiormente negativa. In cima alla classifica, l’area a nord di Napoli (86%), segue la zona orientale (75%) e il centro (68%). Non fanno eccezione nemmeno Posillipo e Chiaia (65%) né la zona collinare (62%).