La sezione di Napoli di Italia Nostra ha inviato oggi un appello urgente al nuovo Governo affinché si astenga dal firmare domani, martedì 4 marzo, l’accordo di programma per la ricostruzione di Città della Scienza sulla spiaggia di Coroglio-Bagnoli.

La lettera è stata recapitata al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, al Ministro per l’Ambiente Gian Luca Galletti, al Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, al Ministro per i Beni e le attività culturali, Dario Franceschini, al Presidente della Giunta regionale Campania Stefano Caldoro, al Sindaco di Napoli Luigi de Magistris, al Direttore Regionale per i Beni e le attività culturali della Campania Gregorio Angelini, al Soprintendente ai BAPSAE di Napoli e provincia, Giorgio Cozzolino e per conoscenza anche al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Nella lettera Italia Nostra deplora il mancato rispetto del Piano Regolatore Generale da parte dell’amministrazione comunale di Napoli e, mentre diffida la Soprintendenza ai Beni Architettonici di Napoli dall’autorizzare qualsiasi nuova costruzione in contrasto con il citato vincolo paesaggistico, comunica di valutare l’opportunità di ricorrere innanzi al TAR della Campania contro l’accordo di programma per la Città della Scienza. Parlano ben chiaro la legge di Stato, il decreto ministeriale di vincolo sull’area, il piano regolatore di Napoli, il piano attuativo per Bagnoli, nonché la delibera di giunta proposta dall’assessore all’urbanistica De Falco e approvata dal consiglio comunale: la linea di costa del litorale di Coroglio va liberata da tutte le sovrastrutture esistenti e restituita alla città. Italia Nostra fa appello al nuovo governo affinché non si concretizzi l’ennesimo assalto allo straordinario patrimonio paesaggistico e ambientale di Napoli e dei Campi Flegrei e, con il rispetto delle normative, si pongano le basi per l’avvio della riconversione di Bagnoli. Città della scienza può essere realizzata in luogo poco lontano dalla spiaggia, in piena conformità con tutte le norme paesaggistiche e urbanistiche, e senza in alcun modo snaturare le finalità culturali delle sue future iniziative, dimostrando piuttosto che cultura e legalità non sono affatto princìpi contrapposti.

 

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