”Con la proposta del disegno di legge per normare la prostituzione, vogliono sottoporre a moderna schiavitù economica le donne ed i loro corpi, che diventano così merce da comparare ed usare a piacimento con legittimazione legale di Stato”: le donne del Comitato Mogli operai dello stabilimento Fiat di Pomigliano, si scagliano così, tra ”sdegno ed incredulità”, contro il disegno legge per la regolamentazione del fenomeno della prostituzione a firma di senatrici e senatori del Pd, della senatrice di Forza Italia, Alessandra Mussolini e di ex senatori del Movimento 5 Stelle. Impegnate a preparare la manifestazione della prossima festa delle donne nella sede dello Slai Cobas di Pomigliano, le mogli degli operai si dicono contro ”la società del bunga bunga”.
”Questa notizia ci inquieta come operaie, mogli e madri di operai, ma, innanzitutto, ci indigna come donne, ed ancor di più come donne del movimento operaio – spiega Mara Malavenda, del comitato mogli e del coordinamento nazionale dello Slai Cobas – qui non si tratta di mitigare e normare un fenomeno in allarmante diffusione e causato di fatto dall’inquietante generalizzazione della precarietà, della povertà e dell’esclusione sociale. Come già stanno tentando di fare per gli operai che vorrebbero relegare a merce-lavoro di valore inferiore alle altre merci, con questa proposta vogliono sottoporre ad analoga e moderna schiavitù economica anche le donne, e i loro corpi che diventano così merce da comprare ed usare a piacimento con legittimazione legale di Stato”.