I carabinieri di Castello di Cisterna e di Giugliano hanno arrestato a Lago Patria, iil “boss” latitante Antonio Barone, 42 anni, promotore di un’associazione finalizzata allo spaccio. Barone residente a Casalnuovo sul corso Umberto è elemento di spicco del gruppo camorristico “Veneruso – Rea”, operante per il controllo degli affari illeciti nel vesuviano.

L’uomo era latitante dall’ottobre 2013 e sfuggiva a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, che lo ritiene il promotore di un’associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti aggravata dal metodo mafioso. In particolare, dalle indagini era emerso che il 42enne era il referente a Casalnuovo del clan e incassava i proventi dell’attività di spaccio di altri 10 indagati all’interno del quartiere di edilizia popolare “219”. Questa mattina, nel corso delle attività di osservazione e pedinamento predisposte per individuarlo, i carabinieri hanno fatto irruzione in un appartamento a Lago Patria nel parco San Lorenzo. Penetrati nella casa i militari hanno sorpreso l’uomo nel sonno e quest’ultimo non ha nemmeno accennato a reazioni, lasciandosi ammanettare.

Arrestata per favoreggiamento personale aggravato la giovane donna che lo ospitava, Elena Spaccapietra, 20 anni. Entrambi sono stati tradotti in carcere: l’uomo nel centro penitenziario di Secondigliano, la donna nella casa circondariale di Pozzuoli.

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