Lo chiamano gia’ il ”mini-Steve Jobs”. Genio del computer dai tempi dell’asilo, oggi Thomas Suarez ha 12 anni, e ha gia’ la sua piccola impresa di software, la ‘Carrott-corp’, che crea applicazioni per iPhone e iPad che vende alla Apple.

Il suo mito e’ ovviamente e’ il ‘visionario della Silicon Valley’, a cui si ispira quando sul palco presenta con grande disinvoltura i suoi prodotti. Ha gia’ creato almeno due ‘app’ che stanno spopolando in tutto il mondo – vedi il giochino arcade che prende in giro il cantante idolo degli adolescenti, Justin Bieber.

Ma Thomas sta gia’ pensando in grande, con l’intenzione di lanciarsi anche nella produzione di hardware. E’ diventato famoso presso il grande pubblico statunitense negli ultimi giorni, dopo aver partecipato alla conferenza ‘Ted’ a Manhattan Beach, dove si sono riuniti gli appassionati delle Technology, Entertainment, Design. Nel corso di un intervista ha mostrato di avere le idee molto chiare: ”Per quanto riguarda le ‘applications’ continuero’ a lavorare con ‘Objective C’, il linguaggio dei programmi usato nell’ iPhone, ma ora voglio fare anche hardware per iPhone e iPad. Penso siano ottime piattaforme sia software che hardware. E vedo la possibilita’ di un grande mercato”. Niente male per un dodicenne.

Alla conferenza Ted , Thomas ha spopolato per il suo aspetto da bravo ragazzino, indossando le cuffiette per ascoltare musica e incantando la platea con un linguaggio arguto. ”Mi sento un ragazzo ‘interessante’, non certo uno strano, perche’ sono un programmatore di software. I miei amici – ha detto – mi trovano ‘intrigante’, la mia insegnante mi ha lasciato fare una presentazione in classe sul gioco ‘Bustin Jieber’. Sono molto popolare”. La giornata di Thomas? ”Quando torno da scuola, mi metto al computer per un tempo davvero lungo, mangio e torno al computer, Adoro creare programmi”.

 

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