Mario Lo Russo, il boss rimasto ferito nella notte tra sabato e domenica nella zona dei Colli Aminei a Napoli, è stato fermato a sua volta con l’accusa di porto e detenzione di armi. Lo Russo (il cui genero Domenico Raffone è stato ucciso nello stesso agguato) è stato rintracciato poco dopo avere lasciato l’ospedale Cardarelli, dove era stato medicato. La sparatoria, hanno ricostruito gli inquirenti, è avvenuta in seguito a una lite tra Fabio Cardillo, una delle persone già fermate nelle scorse ore, e la cognata, da lui accusata di avere una relazione con Lo Russo mentre il marito si trova in carcere. Proprio la donna avrebbe chiesto al boss sabato sera di raggiungerla nella sua casa dei Colli Aminei perché le desse man forte. Dopo la sparatoria, Mario Lo Russo, nonostante fosse ferito, è riuscito ad allontanarsi con l’auto di Cardillo, a bordo della quale c’erano i documenti degli aggressori, uno dei quali è ancora irreperibile. Con la vettura ha raggiunto l’ospedale, mentre Pompeo e Nappella organizzavano la spedizione punitiva accanendosi contro Lista, parente di Cardillo.