Con video e testimonianze di rappresentanti del mondo scientifico, Paolo Brosio, presentando il suo nuovo libro ‘Raggi di Luce’ a Napoli, ha introdotto parte del contenuto del suo lavoro alla presenza di protagonisti di due ‘miracoli’ avvenuti a Medjugorje. Andrea De Luca, 21enne di Castellammare di Stabia, ha raccontato di quando, all’età di 13 anni, fu colpito dal morbo di Perthes, malattia rara che porta allo sfaldamento della testa del femore e dell’anca, causando dolori insopportabili, la paralisi e il ‘crollo’ della spina dorsale. ”Ero affetto da tre anni da questa malattia ed ero stanco per i dolori che dovevo sopportare – ha proseguito Andrea – Poi, a Medjugorje, ho potuto abbandonare la sedia a rotelle”.
I medici che lo avevano in cura, il prof. Anastasio Tricarico, docente di Ortopedia e traumatologia della II Università di Napoli e il dottor Pasquale Guida, ortopedico del Santobono di Napoli, presenti al lancio del libro di Brosio, hanno attestato di persona lo ”spappolamento dell’osso” ma anche la sua inspiegabile ”saldatura”, al ritorno dell’ammalato da Medjugorje. Un racconto impressionante, con la proiezione delle radiografie del ”prima e dopo” l’evento prodigioso, con la ricomposizione dei pezzi d’ossa che prima si presentavano spezzati e mancanti. Gianni Improta, ex calciatore del Napoli ed ex allenatore della Juve Stabia, ha donato ad Andrea una maglia gialloblù, la squadra in cui il giovane militava prima che la malattia lo paralizzasse. Le storie e le testimonianze del libro di Brosio, tra cui quella di Raffaella Mazzocchi, sposina dei Quartieri Spagnoli di Napoli, che a Medjugorje, assistendo al fenomeno del ”sole che ruota e pulsa” ha riacquistato la vista, faranno parte di uno spettacolo che andrà in scena in un tour la cui anteprima è prevista sabato sera al Supercinema di Castellammare di Stabia. L’avvocato Gennaro Famiglietti, presidente della Fondazione cultura meridionale, ha proposto che la serata di divulgazione spirituale di Brosio possa presto tenersi anche a Napoli al Teatro Mercadante.