“Sono costretto a tornare sulla vicenda Sistri che in maniera del tutto inopportuna coinvolge me e il mio partito, data l’assoluta gravità di quanto oggi rappresentato da La Repubblica e Corriere della Sera. La assoluta inconsistenza delle accuse emerge dalla semplice lettura degli articoli, laddove si afferma che tramite il dottor Lorenzo Borgogni sarebbero state consegnate all’Udc somme provenienti da sovra-fatturazioni in danno di società del gruppo Finmeccanica”.
Così Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc, replica alle notizie riportate da alcuni quotidiani che lo indicano come indagato dalla Procura di Roma per finanziamento illecito dei partiti in un’inchiesta derivata da quella della Procura di Napoli su Finmeccanica e il sistema Sistri di tracciabilità dei rifiuti. “La dinamica dei fatti descritti – aggiunge Cesa – appare tuttavia incoerente e priva di ogni logica, atteso che i presunti finanziamenti sarebbero passati attraverso ben tre diversi soggetti per poi giungere all’Udc. Respingo con fermezza ogni addebito – conclude – e ho dato già mandato al mio legale per presentare nelle prossime ore una querela a tutela dell’onorabilità mia e del mio partito”.