Forza Campania è diventata alla fine una presenza, con tanto di simbolo e convention di presentazione. In prima fila c’era l’ispiratore di quella che nessuno chiama scissione da Forza Italia ma che ha i numeri per diventarlo. A seconda degli sviluppi. Gli uomini fedeli all’ex coordinatore regionale Nicola Cosentino, guidati da sette consiglieri regionali, oggi hanno posto una serie di condizioni al presidente della giunta Caldoro. A cominciare da un rimpasto della sua squadra, riassumibile nella richiesta di mettere fuori i tecnici e fare entrare i politici. E il «politico» Cosentino, seduto in prima fila ha ascoltato senza prendere la parola, muto come lo spettro di Banquo. Avvicinato dal cronista qualcosa di significativo ha detto: «Non sono interessato ad alcuna candidatura europea. Del resto non l’ho neppure mai chiesta. In quanto a Forza Campania io non sono il regista di alcuna operazione politica». Il messaggio lanciato oggi è, in soldoni: maggior coinvolgimento, partito aperto, basta con le decisioni calate dall’alto. A provare a chiedere fra i cosentiniani se il riferimento sia al cerchio magico del presidente Berlusconi, guidato dalla fidanzata Francesca Pascale, la risposta è stata: «Non abbiamo alcun interesse a quel che dice la Pascale».

 

 

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