Anche ”l’ultimo consigliere, il sessantesimo, deve dire ciò che pensa, in democrazia si fa così”, ma quella della Campania ”è la migliore Giunta d’Italia”. Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania, respinge l’idea di sostituire i tecnici presenti nel suo esecutivo con dei politici come chiesto ieri dal gruppo consiliare Forza Campania. ”Credo che sia un errore – dice – penso che questa sia la Giunta migliore d’Italia, ci è riconosciuta dalla Commissione europea, dagli organismi nazionali per le performance nel settore sanitario, trasporti e ambiente”.
Migliore non solo ”per i risultati”, ma anche ”dal punto di vista qualitativo per le singole persone impegnate”. Per Caldoro, sarebbe ”contro il sentire comune” sostituire “i tecnici con dei politici” proprio quando ”i cittadini vogliono un’apertura della politica alla società civile, le loro migliori espressioni”. E la Giunta regionale della Campania garantisce ”quel mix di espressione della politica e di tecnici di grande valore che sono straordinari amministratori al vertice della ricerca italiana, delle nostre università”. ”Siamo molto orgogliosi – conclude – di avere questa Giunta”.
‘Non è un tabù, ma non sono decisioni che spettano a me”. Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania, risponde così a una domanda sull’eventualità che i tre assessori (Fulvio Martusciello, Daniela Nugnes ed Ermanno Russo) contemporaneamente consiglieri, lascino il posto in aula ai primi tre dei non eletti tra le fila dell’allora Pdl alle elezioni regionali del 2010, come richiesto da Forza Campania. ”Si deve discutere, poi si valuta insieme – dice – Ma non mi pare questa una priorità rispetto ai temi che dobbiamo affrontare”. ”C’è in giro, e non mi riferisco a Forza Campania – sottolinea – un certo orientamento a non discutere il merito delle questioni, ma di lavorare su quello che in termini pre elettorali si chiama ‘fumo’ che si costruisce su altre questioni”. Un modo, cioè, di mettere ”nell’agenda politica qualcosa che non è legato a ciò che un’amministrazione deve fare e deve portare come risultato”, in termini di ”cose concrete sulle quali misurarsi”.
Caldoro lancia un invito ”all’opinione pubblica, alla stampa, al mondo delle professioni, a chi fa politica” di tornare a ”discutere dei fatti”. E di esprimere ”un giudizio, anche critico – mi auguro costruttivo – su come affrontare i temi della sanità, cosa abbiamo fatto bene e cosa male”. E lo stesso, sottolinea, ”vale per i trasporti e sfido chiunque a dire che c’è un’alternativa migliore di quella che abbiamo messo in campo e per l’ambiente. Questa mi pare sia una cosa utile da fare”. Allo stesso modo, Caldoro ritiene quella sull’uso dei fondi europei ”una polemica che non c’è”. ”Siamo quelli criticati dall’Europa di aver troppo concentrato la spesa – ricorda – I Comuni dicono che abbiamo dato troppo poco perché altrove è successo diversamente”. ”Trovo difficile le critiche di chi dice che abbiamo parcellizzato perché l’Europa dice il contrario – conclude -Dobbiamo discutere tornando al merito delle questioni”.