Dopo la consegna ai massimi dirigenti della Uil confederale, il 2 luglio u.s., di un dossier su Caserta dove si scelse di celebrare un prematuro congresso straordinario, da me mai condiviso, ha fatto seguito di un ulteriore denuncia circostanziata inviata sempre dal sottoscritto al segretario generale della UIL confederale Luigi Angeletti, al segretario generale aggiunto Carmelo Barbagallo, al segretario nazionale di categoria e ai segretari generali confederali della Campania e provinciale di Caserta per i gravi fatti accaduti nella struttura federale anche di recente.

Dopo la missiva ci si aspettava una decisione meno pilatesca o quanto meno rispettosa sia della missione cui è chiamato a svolgere chi fa questo lavoro sia nei riguardi di quella parte sana del territorio casertano, e non solo, oggi ancora speranzoso di un rilancio del sindacato reale.

Si è scelto, invece, di avviare un congresso farsa a suggello di una reiterazione di modi di agire esecrabili sul piano politico, sindacale, umano e morale. Evidentemente si preferisce rimuovere il fatto che la federazione casertana è ancora oggetto di attenzione da parte degli organi ispettivi, giudiziari e inquirenti e nascondere tutto questo dietro la cortina fumogena di un imperante e controproducente status quo.

Per questi ed altri motivi con il preciso intento di prendere le distanze da tali comportamenti, rassegno le dimissioni da tutte le cariche in seno alla Feneal, riservandomi di intraprendere tutte le necessarie iniziative a tutela della mia persona e non solo della mia persona.


Gigi Ciancio

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui