Questa mattina all’alba il ros dei Carbinieri ha arrestato 24 persone accusa di far parte di un’organizzazione secessionistica. Tra gli arrestati nome di spicco è quello di Roberto Bernardelli. Assessore a Milano, poi parlamentare leghista, consigliere regionale in Lombardia, candidato presidente della Provincia appoggiato da Lega Padana Lombardia, No euro e Fronte cristiano, ma anche imprenditore nel settore alberghiero (della sua famiglia fra gli altri un hotel quattro stelle a Caserta): c’è tutto questo nel suo curriculum. All’inizio degli anni Novanta, Bernardelli è stato assessore ai Servizi sociali delle giunte di Paolo Pillitteri e, subito dopo in piena Mani pulite, del migliorista Giampiero Borghini, in quota Pensionati. Nel 1992 è passato alla Lega Nord. Due anni dopo con il Carroccio è stato eletto in parlamento. Poi è entrato in consiglio comunale come capogruppo del partito di Bossi e, nel 2000, è stato candidato ed eletto in consiglio regionale. L’idillio con la Lega è durato poco. Nel 2001 ha lasciato il partito per riprendere “il sogno originario dell’autonomia”. Nel 2004 si è candidato a presidente della Provincia, ottenendo meno del 2% dei voti. Da allora ha continuato l’impegno politico ed è nel 2011 fra i fondatori del movimento indipendentista ‘Unione padana‘, che poi nel maggio 2013 è confluito in ‘Indipendenza lombarda’. Della sua famiglia sono fra l’altro l’Hotel dei Cavalieri, nel centro di Milano, e l’Hotel dei Cavalieri in piazza Vanvitelli a Caserta e, nel settore della sanità, la Clinica San Carlo, una struttura ospedaliera di Paderno Dugnano e della residenza per anziani Emilio Bernardelli, sempre nella stessa cittadina del milanese.

 

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