Riceviamo e pubblichiamo la replica dell’azienda Guarnieri al dirigente dell’Isiss-Agrario, Nicolino Lombardi. L’Azienda Agricola Guarnieri si sente come la vittima della nota scena comica in cui il nostro caro e divertente attore napoletano Totò vendeva la Fontana di Trevi all’ “americano” di turno, spacciandosi per proprietario della stessa.
“La ditta Azienda Agricola Guarnieri è rimasta strabiliata dal contenuto gravemente offensivo e accusatorio della lettera a firma del Dirigente scolastico dell’Istituto Agrario Statale “Scorciarini Coppola” dì Piedimonte Matese Nicolino Lombardi apparsa il 02 aprile u.s. su vari giornali e testate on-line: ma di quale occupazione abusiva parla il Dirigente? Di quale mancata sperimentazione? Di quale vendita di erbai? Di quale omissione della Provincia? E’ la ditta Guarnieri a ricordare al Dirigente Lombardi i fatti reali se lui stesso ha poca memoria: nello scorso mese di ottobre 2013 lo stesso Preside Nicolino Lombardi ha assicurato alla sottoscritta ditta Guarnieri di poter continuare a condurre il terreno dell’Azienda agricola il cui contratto sarebbe scaduto il prossimo 10 novembre 2013, in quanto, di lì a poco, avrebbero sottoscritto il nuovo contratto (come avviene ormai da alcuni anni), con l’unica differenza che circa 3 tomoli non irrigui di terreno dovevano essere riservati all’Istituto stesso per la semina della segale. Tanto ha rispettato la ditta Guarnieri che ha per tempo lavorato il terreno e riseminato sulla restante parte di fondo irriguo, come da accordi, facendosi carico di tutti gli oneri, mentre il Preside ha utilizzato i 3 tomoli per la semina della segale. Anche nei primi giorni di dicembre la ditta Guarnieri, in occasione dell’acquisto dell’Olio prodotto presso l’Istituto scolastico, veniva rassicurata dal Lombardi sulla prossima firma del contratto che secondo lui doveva solo avere qualche piccola modifica riguardante i termini (con la speranza, evidenziata dalla Guarnieri) che non ci fosse un’altra richiesta di aumento del canone!!!. Quindi non è vero che la ditta Guarnieri occupa abusivamente il terreno e non è vero che non ha permesso la sperimentazione o quant’altro ha in mente il Dirigente dell’Istituto scolastico. Sorprende poi che solo oggi, allorquando a dire del Dirigente Lombardi, la Provincia starebbe ‘togliendo l’azienda di via Fontanelle all’Istituto per darla al Comune di Alife’, costui si ricordi che ‘deve fare utili’ e di avere a disposizione uomini e mezzi per coltivare e condurre il terreno, quando invece, solo circa 15 mesi fa, nell’ottobre 2012, al momento di sottoscrivere, trasparentemente, il contratto di affitto agrario per un altro anno con la ditta Guarnieri per tale fondo, si è preoccupato unicamente di richiedere ed ottenere, nonostante la nota crisi del settore, l’aumento del canone, che in realtà, se non erro, è già abbondantemente superiore a quello legale. Il prezzo, infatti, dell’affitto del terreno è lievitato in un anno, grazie alla ferrea trattativa della ditta Guarnieri, di solo il 5%, passando quindi da euro 210,00 al tomolo ad euro 220,00; somme regolarmente pagate all’Istituto con bonifici bancari tracciabili. Sorprende e sconcerta che oggi il Dirigente chiami in causa la Provincia di Caserta sostenendo che essa è la proprietaria del fondo in via Fontanelle quando lo stesso Dirigente scolastico ha firmato i contratti con la ditta Guarnieri arrogandosi il titolo di proprietario di tali terreni! Ma allora, ci si chiede, i soldi versati dalla ditta Guarnieri ogni anno all’Istituto come affitto per i tomoli di terreno concessi, come e da chi sono stati incassati? E come sono stati utilizzati? A dire il vero la sottoscritta ditta Guarnieri si sente come la vittima della nota scena comica in cui il nostro caro e divertente attore napoletano Totò vendeva la Fontana di Trevi all’ “americano” di turno, spacciandosi per proprietario della stessa. Non sarà certamente così in quanto sia il Dirigente scolastico che ha firmato i contratti sia la ditta Guarnieri che conduce il fondo ormai da alcuni anni, hanno ben diritto l’uno di ricevere il pagamento e l’altra di lavorare il terreno per i prossimi anni, ma davvero non si può sopportare che il Lombardi non solo utilizzi offese gratuite e accuse gravi alla ditta Guarnieri di cui dovrà risponderà nelle opportune sedi, ma soprattutto che si faccia scudo di eventi come il terremoto per cercare di accaparrare un diritto che, forse, non ha mal avuto o che non ha mai voluto esercitare”.