Piedimonte Matese- Uno con il segno più e l’altro con il segno meno. Uno in avanzo e l’altro in disavanzo. Non è tanto “schizofrenia” contabile ma diversità di compilazione delle due maggiori scelte di programmazione. Il bilancio di previsione 2012(proprio così di due anni fa) si è chiuso con un avanzo di 544,263 euro mentre il conto consuntivo è segnato da un disavanzo di 1.814.776( nel conto di gestione rientra anche la voce del fondo di cassa esistente al 31 dicembre 2012) . Si tratta dei due più importanti, fondamentali adempimenti contabili-finanziari della comunità montana del Matese alle prese con la maggiore crisi finanziaria che ha colpito l’ente se si esclude il disavanzo storico che fu appianato e risolto circa dieci anni fa con l’ente che beneficiò di un provvedimento messo a disposizione dalla regione di cui l’ente comunitario esercita la delega in materia di forestazione. Si ripartì di zero ma le fortissima riduzione della spesa , statale in primis ed i ritardi regionali, hanno rideterminato uno stato di disavanzo come emerge dalla differenza tra le voci contabili significativi come i residui passivi(somme da pagare) ed attivi(somme da incassare). Da qui non solo il ritardo nella approvazione del bilancio previsionale 2012( si dovrebbe fare il previsionale 2014) ma anche dei diversi risultati dei due atti di pianificazione/gestione contabili per le diverse modalità di conteggio e compilazione. Ma l’incertezza di risorse rimane ancora tutta ed è difficile da calcolare in questa travagliatissima fase storica.
Michele Martuscelli