Rivincita dell’Hellas Verona sul Chievo nel derby veneto di Serie A, primo anticipo della 32ma giornata. La squadra di Andrea Mandorlini si aggiudica il match grazie a un gol di Luca Toni al 65′, arrivato al 16mo centro stagionale e nuovo recordman scaligero in Serie A. In classifica il Verone sale a 46 punti agganciando momentaneamente al 7mo posto l’Atalanta, il Chievo rimane a quota 27, invischiato nella lotta per non retrocedere. Le pagelle.

CHIEVO (4-3-1-2)

Agazzi: tante le parate preziose e importanti che tengono a galla i clivensi nei momenti più difficili. Non può nulla sul gol di Toni, ma la sua resta un’ottima prestazione. Voto 6,5

Frey: chiude senza particolari patemi le offensive avversarie. Voto 6

Dainelli: questa volta il duello con l’amico-nemico Toni viene vinto dall’attaccante dell’Hellas, che approfitta di una sua clamorosa ingenuità in occasione del gol che spezza in due la partita. Voto 5

Cesar: rispetto al collega di reparto si fa vedere di più in fase offensiva, ma dietro traballa anche lui. Voto 5,5

Dramè: riesce a contenere Iturbe, e questo già basterebbe per strappare una piena sufficienza. Poi accompagna l’azione e prova a guadagnare il fondo creando pericoli anche in avanti. Voto 6 dal 46′ Sardo: complice del pasticcio in occasione del gol di Toni, macchia così una prova efficace dal punto di vista offensivo, dove accompagna spesso e volentieri l’azione. Voto 5,5

Radovanovic: partecipa spesso e volentieri alla fase offensiva inserendosi bene in avanti e verticalizzando per i comapgni d’attacco. Voto 6

Rigoni: primo tempo attento e ordinato come metronomo del centrocampo clivense, cala nella ripresa e con lui il resto della squadra che non trova più il proprio faro. Voto 5,5

Guarente: si vede poco in mezzo al campo senza riuscire a lasciare il segno. Voto 5 dal 28′ s.t. Pellissier: entra nel finale e si segnala per una sponda aerea a Thereau. S.V.

Hetemaj: motorino instancabile, unisce quantità e qualità in mezzo al campo cercando anche gloria con qualche sortita offensiva. Voto 6

Obinna: subito pericoloso in avvio, si muove bene tra le linee ma non riesce a trovare l’appuntamento con il gol. Impreciso nel tiro, non riesce a graffiare. Voto 5 dal 13′ s.t. Thereau: meglio del compagno, sfiora il gol con un bel destro al volo e crea scompiglio con i soliti movimenti nel cuore della difesa avversaria. Voto 6

Paloschi: nel suo modo di giocare si vede tutto l’insegnamento recepito dal maestro Pippo Inzaghi, che come lui giocava sempre sul filo del fuorigioco ed era sempre pronto ad approfittare del minimo errore degli avversari. Alta tensione. Voto 6

All. Corini: il suo Chievo parte molto aggressivo e dedito al pressing e detta il gioco per un tempo, ma paga come al solito la sterilità offensiva e una difesa non sempre concentrata a dovere. Voto 5,5

HELLAS VERONA (4-3-3)

Rafael: poco impegnato nel complesso, ma sempre attento e preciso. Voto 6

Cacciatore: grintoso nella fase difensiva, prezioso quando si sovrappone in fascia in fase offensiva. Voto 6

Maietta: partita d’esperienza come dimostra bene il movimento ad allargarsi per far perdere l’attimo giusto ad Obinna lanciato a rete. Nessuna sbavatura per il capitano, ultimo baluardo della difesa. Voto 6,5

Moras: giganteggia sui colpi di testa senza concedere nulla agli attaccanti avversari. Voto 6

Agostini: difende con ordine limitando il proprio raggio d’azione alla fase difensiva. Voto 6 Romulo: attacca molto lo spazio, ma non riesce ad inserirsi come sa per colpire l’avversario. Voto 5,5 dal 38′ s.t. Sala: entra nel finale e fa il suo. S.V.

Donadel: fa da filtro in mezzo al campo e recupera parecchi palloni che smista poi ai compagni. Voto 6,5

Hallfredsson: lento e impacciato nel primo tempo (dove comunque si segnala per un tiro da fuori area che colpisce l’incrocio), sale in cattedra nella ripresa quando dà ordine alla manovra gialloblù. Voto 6 dal 38′ s.t. Donati: anche per lui solo pochi minuti. S.V.

Iturbe: nei 20′ centrali della ripresa si esalta e fa vedere le sue solite fiammate da campione, mentre nel resto della gara dosa le energie in previsione dei suoi scatti brucianti. Prezioso nel finale per i contropiedi. Voto 6,5

Toni: si crea le occasioni da solo, lottando come un leone in mezzo alla difesa clivense e colpisce sulla prima vera disattenzione avversaria, entrando nella storia del club con 16 marcature in serie A. Poi fa salire la squadra, tiene palla e fa rifiatare i suoi da vero uomo squadra. Chi c’è di meglio per il mondiale? Eterno! Voto 8

Marquinho: nervoso e spaurito, vaga senza meta per il campo non trovando mai la giocata. Voto 5 dal 78′ Marques: entra nel finale per proteggere il risultato. S.V.

All. Mandorlini: il voto è una media tra un primo tempo negativo e una ripresa giocata con una grande intensità e un’attenzione degna di una grande. E il merito non può che essere delle sue ormai celebri sfuriate. Che alimentano il sogno europeo… Voto 6,5

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