Hala Sameer Kiwan è una bambina siriana di 9 anni, e i suoi occhi hanno già visto terrore e sofferenza. Alla sua età ha vissuto le crudeltà della guerra, dalla quale è scappata insieme alla famiglia alla volta della Giordania. E’ lì che vive da oltre un anno vicino la cittá di Ramtha. In queste ore Hala sta viaggiando verso Napoli. Con lei c’è la madre Hazar. Le due arriveranno in città lunedì 7 aprile. Ad accompagnarle durante il viaggio e il soggiorno ci sarà Souzan Fatayer, membro della comunità palestinese di Napoli che già collabora col dipartimento diretto da Carlo Vosa. A lei è stato affidato il compito di fare da interprete sia alla madre che alla bambina.

 

Dalla nascita la bambina siriana è affetta da una grave cardiopatia congenita (del tipo atresia polmonare con difetto interventricolare e collettori sistemico polmonare multipli), una malattia che le ha sempre impedito di fare una vita normale, per quanto regolare possa essere la vita di una ragazzina che dalla nascita vive fra sofferenza, guerra e povertà.

 

A Napoli sarà operata dal cardiochirurgo Carlo Vosa, responsabile del reparto di cardiochirurgia adulti e pediatrica dell’Ospedale Policlinico Federico II. Il professore e la struttura partenopea, che hanno dato la loro disponibilità ad operare la piccola siriana a titolo completamente gratuito, daranno ad Hala la speranza in un battito regolare.

La complessa organizzazione dell’operazione è stata realizzata dal Palestine Children’s Relief Fund, organizzazione non profit e non politica, fondata nel 1991, per far fronte alla crisi medica ed umanitaria in Medio Oriente. Io Scopo principale del PCRF é quello di fornire cure mediche gratuite a bambini ed adolescenti palestinesi e del Medio Oriente, sponsorizzando missioni mediche a Gaza, Palestina e Libano, ed organizzando operazioni all’estero dove queste non possono essere fatte nei luoghi in cui vivono i bambini da curare.

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