Il Consiglio dei ministri ha approvato il Def. Lo ha annunciato Matteo Renzi al termine della riunione. Il premier ha sottolineato che quello del def “e’ un documento molto serio e rigoroso. Stimiamo la crescita allo 0,8%” per il 2014. Spero che queste stime siano smentite in positivo”, ha aggiunto il premier. Illustrando il Def, renzi ha fatto notare che la stima di crescita per il 2014 allo 0,8%, con una riduzione rispetto alle stime precedenti, per una scelta di “rigore”. “Chi voleva dire ‘i numeri sono ballerini si scontra con un dato di fatto'”. “Le riforme – ha sottolineato il presidente del Consiglio – non sono semplicemente un punto d’orgoglio del governo, sono la pre-condizione della ripresa economica. Senza, ha aggiunto, “non c’e’ credibilita’ con i nostri concittadini. Sono un assoluto impegno morale da parte nostra”. Venerdi’ 18 il Cdm varera’ decreto per mttere 80 euro in busta paga “Confermo tutti impegni presi – ha ribadito il premier – Dalla riforma della pubblica amministrazione ad aprile, al tema del fisco a maggio, a quello della giustizia a giugno”. Andiamo avanti mantenendo gli impegni”. “La spending review – ha spiegato – non e’ solo un taglio. E’ la rimodulazione del processo di spesa ed e’ un elemento che sta cambiando la pubblica amministrazione”. “Confermo l’impegno sullo ‘sforbicia Italia’: ridurre il numero dei dirigenti nelle varie strutture” dell’amministrazione pubblica e’ possibile “solo se tu puoi dire che anche la politica ha stretto la cinghia. Solo allora hai l’autorevolezza di dire adesso tocca alla pubblica amministrazione”. La copertura per il taglio dell’Irpef sara’ reperita anche attraverso l’aumento della tassazione sulla rivalutazione delle quote di Bankitalia. Lo dice il premier Matteo Renzi durante la conferenza stampa seguita al Cdm. Renzi ha premesso che si tratta di una copertura che “riguarda due terzi del 2014, perche’ va da maggio a dicembre e sara’ inserita nel decreto che sara’ varato venerdi’ 18”. La copertura per il taglio dell’Irpef e gli 80 euro in busta paga dunque, sara’ cosi’ formata: “4,5 miliardi verranno dalla spending review, che e’ una rimodulazione della spesa, non solo un taglio, 2,2 miliardi verranno dall’aumento del gettito Iva e dall’aumento della tassazione sulla rivalutazione delle quote di Bankitalia”.