In un alternarsi di sconforto, amarezza e speranza, l’umore di Silvio Berlusconi – a poche ore dall’udienza del Tribunale di sorveglianza di Milano – vira, a seconda dell’interlocutore, verso il piu’ cupo pessimismo per poi tornare a volgere verso il sereno. Vedrete che si toglieranno la soddisfazione di mettermi in carcere e buttare via la chiave, ha confessato ad esempio ad alcuni fedelissimi, per poi sfoderare nuovamente il sorriso: i miei avvocati mi invitano a non perdere le speranze, certo non avro’ la stessa liberta’ di prima ma forse non sara’ poi cosi’ dura, ha riflettuto l’ex premier con altri esponenti azzurri.