Si è suicidato – secondo quanto emerge da tutti gli elementi raccolti dagli investigatori – il 45 enne Roberto Calenda, trovato impiccato stamattina, con le mani legate nell’Istituto Comprensivo “Pavese” di Napoli. Lo ha confermato all’ANSA il capo della squadra mobile, Fausto Lamparelli. La polizia ha trovato accanto al corpo un biglietto indirizzato ai familiari nel quale l’uomo chiede scusa per il gesto tragico e la penna utilizzata per scriverlo. Già in passato Calenda, che risultava senza fissa dimora, aveva tentato – secondo quanto ricostruito dalla polizia – il suicidio. La fascetta che legava i polsi dell’uomo sarebbe stata stretta da lui stesso, con la volontà di impedire reazioni al soffocamento. La morte – secondo il responsabile della Squadra Mobile di Napoli – risale presumibilmente a questa notte. “Aspettiamo,comunque, il risultato dell’autopsia”, ha detto Lamparelli. Per entrare nella scuola il suicida non ha forzato porte o finestre, ma si è limitato a scavalcare una cancellata per raggiungere una scala antincendio in un cortile che si trova all’esterno del plesso scolastico.