I Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Marcianise (CE), congiuntamente ai Carabinieri della Stazione di Sant’Arpino (CE), hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto, nei confronti di quattro soggetti ritenuti responsabili di due rapine in danno di Supermercati  di Sant’Arpino e Sant’Antimo, verificatisi lo scorso 14 marzo  e di una rapina in danno di un negozio di generi vari gestito da cinesi in Sant’Antimo il 5 marzo. I fermati sono: Giuseppe Petito di Sant’Antimo, e tre residenti a Melito: Vincenzo Schiavariello, Emanuele Rocco Mele, Pasquale Grimaldi La serrata attività di indagine, coordinata dal Dott. Giovanni Corona della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord,  ha consentito di ricostruire nel dettaglio i singoli eventi grazie alla visione e l’analisi dei filmati estratti dalle telecamere di videosorveglianza dei negozi. Sono stati vagliati i minimi particolari e ciò ha consentito di ottenere utili elementi per la individuazione dei responsabili e la localizzazione del veicolo utilizzato per la commissione delle rapine. Tutte le catture sono avvenute tra la zona 167 di Melito di Napoli e Sant’Antimo (NA). Tra gli indagati, Grimaldi, avuta notizia della cattura dei complici ha cercato di sottrarsi alle ricerche rendendosi irreperibile, ciononostante nell’arco delle successive 24 ore è stato anch’esso catturato. Significativo l’evento in ordine al quale, all’atto della cattura, uno degli indagati raggiunto all’interno dell’abitazione, veniva sorpreso con al  seguito la replica di una pistola nella cintola del pantalone. Alla domanda degli investigatori in merito al possesso dell’arma riferiva che la utilizzava generalmente solo per giocarci con il figlio di due anni. Invero, dalla visione dei filmati si appurava che l’arma in questione era stata utilizzata per la commissione dei fatti criminosi. Gli arrestati sono stati tradotti presso il carcere di Napoli – Poggioreale dove la competente Autorità Giudiziaria, concordando con le risultanze investigative raccolte dall’Arma, ha confermato, per tre la permanenza nel citato istituto penitenziario, mentre per il quarto ha disposto la misura degli arresti domiciliari. Con l’operazione odierna salgono a 10 le rapine perpetrate nei confronti di esercizi pubblici e successivamente scoperte dagli uomini della compagnia carabinieri di Marcianise in ordine ad un piano di prevenzione e contrasto articolato in due fasi, la prima quella preventiva attuata attraverso la dislocazione di pattuglie in punti strategici del territorio per un’azione di controllo nell’arco delle 24 ore; la seconda fase, quella repressiva, attuata attraverso l’attività investigativa svolta dal Nucleo Operativo e Radiomobile ed il ricorso ad attività tecniche.

 

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