Il Tar ha ravvisato nel decreto della Soprintendenza con cui si ponevano dei vincoli all’utilizzo di piazza Plebiscito ”un eccesso di potere”. Questa una delle motivazioni per cui il Tribunale ha accolto il ricorso presentato del Comune di Napoli. Nella sentenza, i giudici hanno stabilito che la Soprintendenza dovrà ”rieditare il suo potere dando il massimo risalto alle istanze dell’amministrazione comunale” avendo di mira – si legge – ”la conservazione e soprattutto la valorizzazione anche nella forma della fruizione diretta”. L’annullamento delle disposizioni contenute nel decreto della Soprintendenza colpisce solo la parte del provvedimento relativo ai due aspetti contestati dall’amministrazione comunale: l’utilizzo dello spazio antistante l’emiciclo della chiesa di San Francesco da Paola e quello necessario per le manifestazioni. Dal Tar, dunque, arriva il via libera al posizionamento di tavoli e sedie all’esterno del colonnato della chiesa e all’ampliamento delle superfici da destinare alla realizzazione di manifestazioni contro cui la Soprintendenza si era opposta perché l’allestimento di strutture anche temporanee avrebbe potuto impattare con il decoro della piazza e non avrebbe permesso la ”lettura prospettica degli scorci più interessanti e storicamente riconoscibili del sito”.