L’amministrazione comunale di Pozzuoli ha proceduto alla revoca dell’istanza di mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace. Il documento è stato trasmesso questa mattina al Ministero di Giustizia dal sindaco, Vincenzo Figliolia, chiedendo l’annullamento della precedente istanza in cui era stata avanzata la richiesta di mantenere il presidio nell’area flegrea. Una decisione maturata malgrado la protesta in atto da parte del sindacato forense flegreo e sfociata domenica scorsa con una manifestazione a margine della riapertura al culto della cattedrale di san Procolo al Rione Terra. “Purtroppo – ha detto Figliolia – è venuta meno la manifestazione di intenti degli altri sindaci flegrei, Bacoli e Monte di Procida, con la quale si dichiarava la disponibilità ad attivare forme di gestione associata al fine di evitare la soppressione dell’Ufficio del Giudice di Pace”. Non sono andati a buon fine gli accordi sul riparto degli oneri economici ed organizzativi necessari per garantire il funzionamento dell’ufficio. “Il Comune di Pozzuoli da solo – ha aggiunto il sindaco Figliolia – avrebbe dovuto far fronte ad una spesa complessiva troppo onerosa per un bilancio già sofferente”. Pozzuoli aveva messo a disposizione un immobile appena ristrutturato, rinunciando ai canoni di fitto e privandosi di un diverso utilizzo della struttura. Il sindacato forense flegreo ha manifestato il proprio dissenso per la decisione di Figliolia. L’ufficio del Giudice di Pace di Pozzuoli verrà accorpato a quello di Napoli in via Foria.