Oltre seimila nuovi procedimenti penali in pochi mesi con oltre novemila nel settore civile, carenze d’organico tali da rendere difficile mettere insieme tre giudici per formare un collegio di tribunale. E’ la fotografia del tribunale di Napoli Nord, con sede nel Castello Aragonese di Aversa, inaugurato appena il 13 settembre scorso. “La struttura sconta difficoltà operative così gravi che col tempo i disagi aumenteranno – spiega Angelo Raucci, presidente della Camera Penale di Santa Maria Capua Vetere – anche se le carenze di organico di magistrati e dipendenti amministrativi verrà colmata. La domanda di giustizia che proviene dal territorio è troppo ampia e le potenzialità del nuovo tribunale troppo inadeguate”. Dei numerosi problemi di Napoli Nord se ne parlerà domani al convegno “La riforma delle circoscrizioni giudiziarie: criticità e prospettive” organizzato presso il Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere (ore 15.30) proprio dall’organismo dei penalisti per fare un punto sulla situazione della struttura ad otto mesi dall’apertura; ci saranno i vertici dei tribunali e delle procure del distretto napoletano e il Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti; è stato invitato anche il ministro Andrea Orlando che però dovrebbe inviare un dirigente del ministero di via Arenula. Tra le proposte, annuncia Raucci, quella di “redistribuire la competenza territoriale di Napoli Nord, che ora comprende comuni molto complicati a cavallo tra due province di Napoli e Caserta, facendo ritornare alcuni centri del Casertano con Santa Maria, e altri della provinca partenopea con Napoli. Solo alleggerendo il carico la nuova struttura aversana potrà funzionare”. “Solo da settembre a dicembre, in meno di tre mesi – afferma Raucci – sono stati iscritti nel registro dei reati 4000 procedimenti a carico di persone note e 2000 a carico di ignoti. Qualche giorno fa inoltre sono state sospese tutte le udienze dibattimentali perché c’era solo il presidente del collegio di tribunale, i giudici a latere mancavano. Nel civile sono 3200 i procedimento ordinari, 3455 quelli di lavoro, 1245 i procedimenti di volontaria giurisdizione e oltre 1200 nel campo fallimentare. Un carico enorme che sarà impossibile smaltire”.