Raviscanina – “Matese terra di abbandono . La montagna e le aree interne , passato e futuro”. E’ stato questo il filo conduttore del confronto pubblico organizzato sulle problematiche delle aree interne campane in questa fase di “disintegrazione” sociale per denunciare la progressiva marginalizzazione, non solo economica, delle zone montane e rurali ancora più penalizzate dai processi di crisi e di criticità della finanza pubblica. “ A Raviscanina nel cuore del Matese abbiamo parlato di come rilanciare lo sviluppo nelle nostre aree interne, a partire da un nuovo ruolo delle autonomie locali e dal riassesto idrogeologico del territorio. Uno sviluppo che includa tutte le aree del Sud, perché dobbiamo riprendere a crescere tutti assieme” ha detto Lello Ferrara candidata al parlamento europeo per l’altra Europa con Tsipras (promotori il relativo comitato matesino e Sel). Una linea di rilancio sottolineata anche da Marcello Ciallella (Sel) : “ se si vuole realmente trasformare il nostro MATESE, da area marginale a piattaforma logistica di un nuovo modello di sviluppo dobbiamo operare con logiche produttive sostenibili dal punto di vista economico e ambientale , e sussidiarie nel coinvolgimento sempre maggiore delle comunità locali”. Al convegno è intervenuto anche l’ex assessore all’agricoltura e forestazione della giunta Bassolino, Aita : “era stato stimato nella regione Campania un fabbisogno di 5000 unità per un impiego di manutenzione del territorio considerato l’alto rischio idrogeologico e per l’anti-incendio. Sono da riconsiderare il percorso avviato dalla giunta Bassolino per meglio utilizzare le risorse della montagna come i boschi ad esempio non si capisce come in Italia venga importato il pellet e nelle zone come il Matese non si faccia un ragionamento su questo tipo di prodotto ”. E’ intervenuto anche Dino Di Palma. Le conclusioni affidate al segretario provinciale Sel Giovanni Cerchia illutrando gli obiettivi della lista Tsipras nell’ambito delle politiche ambientali dell’Unione europea con particolare riferimento alle aree montane e rurali: economia e lavoro ambientale sono al centro del piano europeo per l’occupazione che vogliamo sia finanziato con il fondo europeo sulle emissioni inquinanti. Questo perché ambiente e clima devono essere la chiave di un’altra idea di approccio al mondo globalizzato” ha concluso Cerchia richiamando il programma della lista Tsipras. Ad introdurre il responsabile del comitato Antonio Atzeni.

 

 

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