Gioia Sannitica-Fiorillo chiama, Gaetano risponde(già al primo comizio). E’ stato il sindaco uscente e garante di “Rinascita gioiese”( con il simbolo delle 8 stelle ben prima dei pentastallati grillini) di cui è stato il massimo rappresentante per dieci anni del movimento che ha candidato Michelangelo Raccio a pungolare l’assessore uscente, Peppe Gaetano che ha fatto saltare l’equilibrio o gli equilibrismi esistenti interni allo schieramento “stellare”, dando vita alla lista contrapposta a “Rinascita” . E’ Fiorillo a chiedere con insistenza le ragioni della candidatura di Gaetano .Lo ha fatto già –come naturale- al primo comizio quello di apertura e lo ha fatto anche ieri sera ad Auduni : “ci sono stati momenti difficili aveva detto Fiorillo- sindaco per 10 anni- in piazza dei Caduti, di fronte al municipio, in riferimento alla vicende di Rinascita Gioiese ed ai suoi “tentativi di mediazione per tenere unita Rinascita : non capisco i motivi , le ragioni di quella candidatura che dovrà spiegare- aveva detto l’ormai ex sindaco ma candidato al consiglio”. Non senza sottolineare che “Gaetano ha condiviso con me ogni cosa, ogni delibera(molte specie negli ultimi mesi è stato assente in giunta ndr ) e la decisione è stata presa dal dottore Gaetano e non da Rinascita che ha scelto come successore Raccio ”. La replica a Fiorillo, in realtà vi è già stata nel comizio di esordio quando Gaetano ha rilevato che sulla sua decisione “fatta con trasparenza” è stata dettata dall’esigenza di uscire da logiche di oligarchie, parlando di svolta dal basso in relazione alla lista poi costituita di UniAmo Gioia( il tiolo non a caso è guardare oltre ) per scommettere sull’innovazione e su intelligenze sopite : “in Rinascita mi sono confrontato ma ho anche dissentito ed ogni cosa ha un ciclo di vita” ricordando tra l’altro le mancate candidature di figure di eccellenza, come Lello Pucino, Fabio Pascale e Vincenzo Riccitelli (questi ringraziati dal palco proprio da Fiorillo sempre nella manifestazione di apertura di Rinascita Gioiese) :se il motore si inceppa occorre ripartire” aveva dichiarato Gaetano a Fiorillo. Ma Gaetano ha spiegato anche perché non si è dimesso prima : “avevo da onorare quei 105 cittadini che mi avevano votato 5 anni fa, un dovere di andare avanti ma certe decisioni vanno prese in modo aperto”

Michele Martuscelli

 

 

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