Alife- Dimissioni “per un’estrema azione di protesta verso le istituzioni.” Sono quelle presentate e protocollate stamane dal consigliere di minoranza Insieme per Alife  Daniele Cirioli ed indirizzate all’assemblea ma anche al prefetto e segretario comunale. Esse sono spiegate motivate in un lunga nota   stampa. Tra l’altro Cirioli,  è stato tra gli artefici dell’azione di controllo e denuncia che ha portato all’arresto dell’ex funzionario comunale del settore finanziario , Sansone. Ecco il testo :

Dimissioni dalla carica di Consigliere comunale, ex art. 38, comma 8, del Dlgs 18 agosto 2000, n. 267 (T.u.e.l.)

 

Spettabile Consiglio comunale,

comunico che, a conclusione di lunga e sofferta riflessione, ho deciso di rimettere il mandato di Consigliere comunale. La decisione è lentamente maturata nell’ultimo anno amministrativo, quale estrema azione di protesta verso lo Stato e le Istituzioni che lo rappresentano.

Ho deciso di dimettermi per protestare contro:

1)   l’inerzia dei Servizi Ispettivi della Ragioneria dello Stato, interpellati più volte durante cinque lunghi anni di amministrazione senza mai ricevere una risposta;

2)   la Corte di conti che, a distanza di quattro anni dal primo esposto, neppure ha mai risposto a una richiesta d’informazioni;

3)   e soprattutto il Prefetto di Caserta che non ha mai voluto ricevermi quale Capogruppo di Minoranza, oltre a trascurare diversi esposti e richieste di informazioni.

Le violazioni che ho segnalato ai predetti Organi sono tutte connotate di una certa gravità, eppure mai una volta – ripeto MAI! – ho ricevuto un riscontro o una risposta: soltanto silenzio. Indifferenza. Le prime segnalazioni le ho fatte nel gennaio del 2010 dopo sei mesi dalla prima nomina a Consigliere comunale. Poi sono trascorsi quattro anni, durante i quali ho assistito al peggioramento della situazione amministrativa con il replicarsi di diverse irregolarità che non ho mancato di segnalare nuovamente e sempre senza successo.

 

La protesta è, perciò, contro le Istituzioni pigre, complici di fraudolenze a danno dei Cittadini e dell’esclusione della Minoranza dalla possibilità di far valere le proprie ragioni. Un isolamento che manifesta i tratti più deplorevoli nella situazione di stallo della vicenda dello scioglimento di codesto Consiglio comunale. Unico caso in Italia, la sorte dell’attuale amministrazione è appesa da un anno a una sentenza del Tar della Campania che, quasi certamente, arriverà a mandato elettorale concluso! Uno scioglimento annunciato per certo il 3 giugno 2013 proprio dal Prefetto di Caserta, ma che oggi, a distanza di un anno, non si sa se davvero ci sarà. Inutili sono stati, in questi mesi, i tentativi di avere spiegazioni elemosinando chiarimenti al Prefetto e al Ministero dell’Interno: avrei voluto avere solo “una risposta”, non importa quale, se cioè a favore o meno dello scioglimento.

Io non ci sto più! A questa farsa burocratica, amministrativa e giudiziaria non ho più pazienza di restare spettatore. È un’assurda latitanza dello Stato che non riesco più a sopportare da rappresentante istituzionale, per quanto di una minoranza di Cittadini.

Io non ci sto più e ho deciso la mia protesta: le dimissioni da Consigliere comunale.

Certo, Alife non cambierà per questo. Neppure lo Stato o le Istituzioni da domani saranno più efficienti perché il Consigliere comunale di Minoranza di un piccolo comune del casertano ha protestato rimettendo il mandato. No: si farà spallucce e si continuerà a tirare avanti. Queste dimissioni però aiutano a cambiare me stesso: restare inerme a subire questa mortificazione statale, senza tentare il tutto e per tutto per fare emergere giustizia e verità, mi avrebbe fatto sentire complice di uno Stato e di uno stato di cose in cui a rimetterci sono soltanto i Cittadini. Cittadini, responsabili sì del voto elettorale perché sono loro a scegliere gli Amministratori con le preferenze, ma sicuramente spinti in certe scelte anche dal silenzio dello Stato e delle Istituzioni. Le dimissioni insomma calmano la mia sete interiore di testimoniare l’assoluta contrarietà alla grave ingiustizia perpetrata agli Alifani.

Rinuncio tranquillamente all’incarico consapevole di non privare i Cittadini dell’utile azione di Opposizione, perché lasciati in ottime mani quali sono quelle dei colleghi Consiglieri comunali di Minoranza con cui ho percorso gli anni dell’attuale amministrazione. Non smetterò mai di ringraziarli e a loro, e a chi subentrerà al mio posto, formulo di cuore gli auguri di proseguire sulla buona strada tracciata insieme per Alife.

Ringrazio i Cittadini per avermi dato ben due volte il privilegio di rappresentarli. Porterò con me, per sempre, il ricordo di questi intensi anni di amministrazione durante i quali tante cose sono cambiate. Lascio l’incarico con la soddisfazione per tutto quanto sono riuscito a dare e a fare in cinque anni dai banchi dell’Opposizione, prima con ViviAlife poi con Insieme per Alife. Rimane, ahimè, il rammarico per tutto ciò, ed è tanto, che invece è rimasto nelle intenzioni: un sogno – la rinascita di Alife – che resta ancora nel cassetto.

Mi sento sereno perché so di essermi speso fino al limite delle possibilità umane, cercando di svolgere il ruolo amministrativo sempre con spirito di servizio e con imparzialità, guardando al bene comune e mai al tornaconto personale.

Ringrazio il Consiglio comunale, il Segretario, i Funzionari, i Dipendenti del Municipio di Alife per il lavoro fatto insieme.

Quando nell’anno 2009 ho aperto questa parentesi d’impegno amministrativo, sapevo che un giorno l’avrei dovuta chiudere. Adesso quel giorno è arrivato carico di emozione, della stessa emozione che fu del primo giorno. Torno a occuparmi a tempo pieno della mia famiglia, del mio lavoro, dei miei hobby che, giocoforza, ho dovuto trascurare negli ultimi cinque anni.

 

Auguri a tutti di buon lavoro.

Auguri agli Alifani di un’Alife migliore”.

 

 

 

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