SANTA MARIA C.V. – “Le gravi vicende giudiziarie delle ultime settimane, caratterizzate da arresti e indagini che hanno visto coinvolti, per camorra, rappresentanti locali della politica e dell’imprenditoria, in uno all’interessamento della DDA sulla gestione di appalti comunali, gettano un preoccupante cono d’ombra sull’azione amministrativa
che ha vissuto la nostra città negli anni passati”. Così l’associazione ‘Il Rinnovamento’ in merito alle ultime vicende che hanno portato Santa Maria Capua Vetere alla ribalta delle cronache. “Tali vicende impongono una presa di posizione netta, perché il silenzio o l’indifferenza non siano interpretate quale segno di resa o di assuefazione a pregresse attività gestorie quanto meno sospette. Trattasi di attività che, a parere dei componenti di questa associazione, non potranno e non dovranno trovare continuità con l’Amministrazione in corso; tali attività sono state oggetto, negli ultimi dieci anni, di numerose interrogazioni e discussioni in consiglio comunale, allorquando veniva rappresentata la nebulosità di frequenti azioni speculatorie e di milionari appalti pubblici, spesso seguiti da forme sospette di assunzioni.
Tutto quanto qui dichiarato, con più specifico riferimento a particolari operazioni edilizie e appalti di servizi, è agli atti del consiglio comunale e degli organi inquirenti, che da anni monitorano i legami tra imprese e amministrazione pubblica locale, attenzionando comportamenti ed infiltrazioni. La nuova Amministrazione ha l’opportunità, ed è ciò che auspichiamo e che ha già avuto inizio, di chiudere una lunga e grigia stagione speculativa, affaristica e clientelare, con tutti gli interessi ad essa correlati, per aprirsi a nuove interlocuzioni con un’imprenditoria sana, con l’associazionismo più vitale, con una città che reclama vivibilità, ecosostenibilità e servizi efficienti. E’ uno “strappo” necessario, viepiù alla luce dei riscontri dell’azione giudiziaria che sembra confermare la centralità di interessi della malavita casalese nella nostra città, come, da tempo, sostenuto autorevolmente dal procuratore della Repubblica di S. Maria C. V., dott. Corrado Lembo”.