Quando Lorenzo Diana era consigliere comunale di maggioranza a San Cipriano d’Aversa l’appalto per la refezione scolastica fu aggiudicato a una ditta legata ad Antonio Iovine, nonostante tutti sapessero, incluso l’allora parlamentare, che si trattava di un’impresa dei Casalesi. L’inquietante scenario emerge dalle dichiarazioni fornite al pm Antonello Ardituro dallo stesso super boss che ha deciso di collaborare con la giustizia.

Nei suoi primi interrogatori Iovine si è soffermato su una serie di appalti in alcuni comuni dell’agro aversano. Il ministro dell’economia dei Casalesi, come lo definisce Roberto Saviano, ha tirato in ballo Diana quando ha parlato del Comune di San Cipriano d’Aversa. Iovine ha riferito che ai tempi delle amministrazioni di centrosinistra guidate da Lorenzo Cristiano, prima, e da Angelo Reccia, dopo, una ditta a lui legata si sarebbe aggiudicata l’appalto per il servizio di refezione nelle mense delle scuole comunali. “Era noto a tutti – ha dichiarato al pm Ardituro – che quella era un’impresa di Antonio Iovine eppure nessuno si è mai opposto a questo sistema. Per esempio, a San Cipriano una personalità come Lorenzo Diana che pure ha svolto un’azione politica dura di contrasto alla criminalità organizzata facendo parte anche della commissione antimafia, ha permesso che noi continuassimo ad avere questi appalti anche quando erano sindaci Lorenzo Cristiano e Angelo Reccia della sua stessa parte politica”. Secondo il super boss, Diana avrebbe consentito al clan di continuare a gestire gli appalti, nonostante a quell’epoca fosse consigliere comunale di maggioranza (per un periodo con delega allo sviluppo) e componente della Commissione parlamentare antimafia. Accuse gravissime, sulle quali dovranno fare chiarezza gli inquirenti, ai danni di un uomo politico che per anni è stato considerato un simbolo della lotta alla camorra.

Lunghissimo il suo curriculum politico: nel 1994 è eletto alla Camera con i Democratici di Sinistra, nel collegio Campania 2, entrando a far parte delle commissioni Lavori Pubblici ed Antimafia. Alle elezioni del 1996 diventa senatore e ricopre la carica di Segretario della Commissione Antimafia. Nel 2001, è eletto nell’Ulivo nuovamente alla Camera, sempre nel collegio Campania 2. Nel 2006 assume la carica di responsabile nazionale dei Ds per la Lotta alle Mafie. Per il suo impegno contro la criminalità organizzata ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti, tra cui il Premio Borsellino 2008. È l’unico politico citato nel best-seller “Gomorra” di Saviano, che lo descrive come un vero eroe della lotta alle mafie. Il suo nome compare inoltre in alcuni libri di altri noti giornalisti e saggisti come Carlo Lucarelli, Francesco Barbagallo, Gigi Di Fiore, fino all’ultimo saggio di Raffaele Cantone “I Gattopardi”. Già presidente della Rete nazionale antimafia e membro della Fondazione Caponnetto e dell’associazione Articolo 21, Diana vive dal 1994 sotto scorta. Attualmente è il presidente del mercato ortofrutticolo di Napoli (Caan), il centro agro-alimentare più grande del sud.

Sia chiaro: le accuse di Iovine sono ancora tutte da dimostrare. Ma qualora trovassero riscontri oggettivi allora si aprirebbe uno spaccato torbido su quelli che Sciascia definiva i “professionisti dell’antimafia”.

Mario De Michele

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