Si terrà domani mattina l’udienza di convalida del fermo di Pasquale Savanelli, 52enne imprenditore ortofrutticolo di Teano (Caserta) in carcere dalla tarda serata di martedì con l’accusa di aver ucciso a colpi d’arma da fuoco il collega Gennaro Galdiero, noto in Campania come il ”re delle mele” per aver partecipato a varie trasmissioni televisive in qualità di esperto del settore ortofrutticolo ed esponente dell’ Unaproa, Unione nazionale produttori ortofrutticoli. Savanelli, difeso dall’avvocato Antonio Mirra, sarà interrogato dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Tommaso Perrella. L’indagato, che risponde di omicidio volontario, dovrà chiarire il movente del delitto. Due sere fa Savanelli, dopo essersi recato alla compagnia dei carabinieri di Vairano Scalo con il suo legale, confessò di aver ucciso Galdiero ma si riservò di indicare solo durante la convalida le ragioni del suo gesto. Per gli inquirenti i motivi sarebbero da ricercare nell’attività lavorativa dei due. Dopo 48 ore dall’episodio, intanto, gli investigatori ne hanno parzialmente ricostruito la dinamica. Savanelli e Galdiero hanno pranzato insieme nel ristorante a pochi metri dal luogo del delitto, quindi la vittima si è allontanata a bordo della sua Bmw, probabilmente ignara di quanto sarebbe accaduto. Galdiero, è emerso, aveva infatti acceso l’aria condizionata ed era impegnato in una telefonata quando il 52enne, a bordo della sua vettura, si è affiancato alla sua Bmw; a quel punto Galdiero ha abbassato il finestrino, forse pensando che Savanelli dovesse dirgli qualcosa, questi invece ha estratto la pistola facendo fuoco.